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PUGLIA/ IL PIANO CASA, GOVERNO PRONTO A IMPUGNARE LA 12° PROROGA

Indietro tutta sul Piano casa. L’ennesima proroga della legge che garantisce ai costruttori di abbattere vecchi edifici e ricostruire appartamenti con bonus volumetrici rischia di essere di nuovo bloccata dal governo. Era successa la stessa cosa lo scorso anno con la precedente proroga.

Ora i ministeri della Cultura e delle Infrastrutture si preparano a impugnare l’ultima proroga, duramente contestata dagli ambientalisti ma approvata all’unanimità dal consiglio regionale il 9 novembre e che consente ai costruttori anche per tutto il 2022 di abbattere vecchi capannoni e costruire appartamenti con bonus volumetrico del 35 per cento, in deroga alle regole ordinarie e alle previsioni dei Piani urbanistici generali dei vari Comuni.

Ad annunciarlo è il presidente della commissione regionale Bilancio e consigliere Pd Fabiano Amati, da sempre favorevole alla proroga del Piano: «Le strutture burocratiche dei ministeri della Cultura e delle Infrastrutture intendono proporre l’impugnativa del Piano casa dinanzi alla Corte costituzionale, anche della semplice proroga, con motivazioni ideologiche e alquanto discutibili».

Il riferimento è a una frase contenuta nella proposta di impugnativa: «Il legislatore regionale, sostanzialmente, consente a priori interventi edilizi di ampliamento volumetrico in deroga agli strumenti urbanistici pur in assenza delle finalità sociali e ambientali perseguite dalle norme statali assentendo premialità gratuita e fine a se stessa».

Secondo il consigliere dem si tratta di una frase che «confessa un chiaro intento an-ti-produttivo e ideologico della burocrazia ministeriale». Da qui l’appello a deputati e senatori: «Noi consiglieri regionali a questo punto non abbiamo più strumenti, per cui la parola passa ai parlamentari nazionali, ai quali rivolgo l’appello a occuparsene e farsi valere». Va detto però che una parte del governo regionale accoglie con soddisfazione l’intenzione dei ministeri di impugnare la dodicesima – il Piano casa è stato introdotto per la prima volta nel 2009 – proroga. Non a caso, proprio l’ultima proroga aveva provocato un cortocircuito all’interno della stessa maggioranza.

Il centrosinistra infatti aveva votato compatto insieme con il centrodestra il via libera all’allungamento degli effetti del Piano al 2022, nonostante sulla proroga ci fosse un parere contrario del governo e dell’assessora regionale all’Urbanistica, Anna Grazia Maraschio – assente durante quella seduta – che si era sempre detta contraria all’ennesima proroga e aveva annunciato di essere al lavoro per mettere a punto una legge organica sul tema. Ora proprio l’intenzione dei ministeri di mettere i bastoni fra le ruote all’ultima proroga rappresenta un punto a favore di Maraschio, che nel frattempo ha già cominciato

a incontrare Anci e Ance per mettere a punto un disegno di legge da portare al più presto prima in giunta e poi in consiglio regionale. «Era nell’aria il fatto che il governo si sarebbe irrigidito – commenta l’assessora Maraschio – ero abbastanza certa che sarebbe stato nuovamente impugnato. Non vi erano ragioni perché non si esercitasse quel controllo». Da qui l’accelerazione sul nuovo disegno di legge: «Norme snelle che possano tenere dentro alcuni dei principi originari del Piano casa rendendoli strutturali, eliminando le modifiche attuate con le varie proroghe negli anni. Non possiamo lasciare la Puglia in situazione di incertezza normativa».