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MICHELE PROTANO/ INTITOLAZIONE AUDITORIUM DELLA MAGNA CAPITANA ALL’ EX PRESIDENTE DELLA PROVINCIA. FU IN PRIMA LINEA PER LA SUA TERRA.

Italo Calvino diceva che «la città non racconta il suo passato. Lo contiene, come le linee d’una mano, negli spigoli delle vie e dei fabbricati, nelle griglie delle finestre, negli scorrimano del­le scale, nelle antenne dei pa­rafulmini, nelle aste delle ban­diere, in ogni segmento rigato a sua volta di graffi, segnettature, intagli, svirgole. Quan­do noi dedichiamo una targa di una strada o uno spazio pubblico a una personalità, lo facciamo perché vogliamo ri­conoscere la memoria di que­sta persona, tramandare ai posteri quello che ha fatto di importante nella vita». Così si espresse il sindaco di Bari, Antonio Decaro, quando Fog­gia dedicò una strada a Mi­chele Protano.

Il ricordo di Protano a Fog­gia è ancora molto forte, visto che ci si accinge a titolargli anche l’auditorium della bi­blioteca provinciale “La Ma­gna Capitana”.

«Per testimoniare la nostra gratitudine e il nostro rico­noscimento a un uomo che si è tenacemente battuto per il progresso civile e lo sviluppo economico del nostro terri­torio – ha affermato il presidente Gatta – un modello di buona politica da imitare, per restituire alla nostra terra il sorriso e la speranza di quegli anni».

La cerimonia, prevista per domani 11 gennaio, presso la Biblioteca, con inizio alle 10.30, è slittata a marzo a causa delle disposizioni sul contrasto al diffondersi del virus. Il profilo di Protano sarà affidata al ricordo di suo nipote Michele.

Michele Protano (1927-2007) fu medico condotto e ginecologo a Peschici e poi a Foggia, militò nel Partito socialista ita­liano dal 1946, dirigente prima socialdemocratico poi socialista della provincia di Foggia. Fu presidente della Provincia per due mandati, dal 1981 al 1990. Nella sua longeva attività in seno all’esecutivo di Palazzo Dogana, Protano si occupò di assistenza, servizi sociali e di lavori pub­blici. Fu tra i primi amministratori a rendersi conto che un territorio grande ed esteso come la Capitanata, collocato in posizione strategica di cerniera, aveva bisogno di una viabilità efficiente, in grado ai sor­reggere le vocazioni del territorio, di valorizzamele risorse. Le strade esistenti non consentivano alcun accesso alle spiagge e alle incantevoli baie di cui era ricca la costa.

Ecco perché fece progettare e rea­lizzare le strade provinciali litoranee Mattinata-Vieste e Vieste-Peschici che resero possibile la valorizzazione tu­ristica del Gargano. Contemporanea­mente, la Cassa per il Mezzogiorno, in attuazione del Piano Pitigliani – che per la prima volta disegnava organicamente un’idea di sviluppo del Gargano – pro­gettava e costruiva il primo tratto della superstrada garganica, dal casello au­tostradale di Poggio Imperiale a Rodi Garganico.

A Protano si deve l’avvio della prima esperienza di “concertazione” con i sin­dacati e con le imprese, attraverso il varo della con­ferenza provinciale per lo sviluppo e l’occupazione. Le diverse vertenze che in anni punteggiavano tessuto economico della Capitanata (Enichem, Buitoni, Fildaunia, Cucirini) lo videro impegnato in pri­ma persona, al fianco dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali. Fu proprio grazie a lui che si crearono le pre­messe per il contratto d’a­rea.

In questi anni, la Capitanata conseguì risultati fondamentali per il suo svi­luppo. D’intesa con il Comune di Foggia Protano ebbe un ruolo decisivo per l’istituzione dell’Universi­tà, promuovendo la “gior­nata di mobilitazione’v po­polare, che rappresenta una delle più incisive azio­ni di sensibilizzazione ci­vile e democratica svoltasi in Capitanata. Fu inoltre promotore di politiche pionieristiche nella comunicazione isti­tuzionale: «L’ufficio stam­pa della Provincia di Fog­gia – ricorda Geppe Inserra – fu il primo caso di comunicazione istituzio­nale nella nostra terra si realizzarono iniziative e sperimentazioni digitali all’avanguardia».

Nel corso della sua lunga attività am­ministrativa Protano prestò particolare attenzione alla Biblioteca Provinciale. Era assessore nelle giunte Consiglio, Tizzani e Galasso che progettarono e realizzarono la nuova sede della pre­stigiosa istituzione culturale. Durante la sua presidenza, lavorò al potenziamento dell’organico della stessa, portando Fog­gia ai primi posti della graduatoria nazionale delle Province per investimenti e spese culturali.

Maria Teresa Rauzino

edicoladelsud