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ESTATE VICHESE, AUTORI IN PIAZZA PER ANIMARE IL BORGO ANTICO. PARTITA LA MACCHINA ORGANIZZATIVA

Ogni libro possiede più anime: quella di chi lo scrive, quella di chi lo legge e quella di chi lo rende motivo di sogno , e libertà.

Ma esiste anche una quarta anima. Quella che coinvolge un luogo. Il libro non ha patria: ogni luogo è opportuno, adatto, ospi­tale per leggerlo, ma ci sono luoghi che alla parola scritta aggiungono quella ascoltata. Questo è il caso di Vico del Gargano. L’antico borgo, tra i più belli d’Italia, ospita da tre anni una manifestazione dedicata ai libri che diventano compagni di vita; da qui il titolo della mani­festazione: “Un libro per amico”, portata avanti dall’amministra­zione comunale di Vico del Gargano da una idea dell’assessora alla cultura, Rita Sel­vaggio, e di Michele Angeliccnio, matador delle serate de­dicate ai libri in salsa vichese.

Come ha sottolineato l’assessora Selvaggio, nella presen­tazione della scorsa edizio­ne, «I libri non moriranno mai, ed è con questa convinzione che vogliamo continuare a credere nel va­lore della pa­rola scritta: eterna sugge­stione di un tempo che è sempre coniu­gato al presen­te.

Leggi, scrivi, pensa e vivi. Sono i punti cardinali del­l’ospitalità vi­chese, rivolta ad accogliere chi ama i libri e la scrittura. Vico del Gargano, grazie al lavoro di gruppo dell’amministrazione comunale, per la terza volta rinnova il suo patto di amicizia con i libri per garantire processi culturali d’integrazione e conoscenza». L’appuntamento estivo, par­tito – quasi timidamente – come un esperimento letterario, ha conquistato sempre più il pub­blico, tanto da diventare un punto di riferimento nel pa­norama degli eventi estivi garganici.

I libri sono “ospitati” nelle piazzette del centro storico che si animano di lettori sempre più attenti e di curiosi sempre più partecipi agli appuntamenti previsti da un ricco calendario. Calendario che si sta già met­tendo a punto per la prossima edizione.

«Siamo partiti con anticipo, proprio perché vogliamo dare alla manifestazione il giusto ri­salto. Per questo voglio rin­graziare il sindaco Michele Se­mentino che ha creduto sempre alla bontà di un evento, nato come un esperimento e cre­sciuto di edizione in edizione, tant’è che abbiamo allungato le giornate di programmazione e coinvolto sempre più autori e case editrici», evidenzia l’assessora Selvaggio che aggiunge: «stiamo preparando molte sor­prese, ma per il momento nes­suna anticipazione». Nell’ultima edizione di “Un libro per amico” sono stati ben dodici gli incontri con autori e momenti di lettura, accompa­gnati anche da tre mostre d’arte che praticamente hanno coperto, tra luglio e agosto, oltre un mese di eventi e manifestazioni.

«Non abbiamo voluto fermar­ci alla semplice presentazione di libri. I nostri eventi sono luoghi di partecipazione, come suc­cederebbe su qualsiasi piat­taforma social: chi viene a seguire una presentazione non è sempli­ce spettatore, ma è anche critico, sugge­ritore, collaboratore, ascoltatore», tiene a sotto- lineare Rita Selvaggio.

La piazza dunque come luogo d’incon­tro, ma anche di meditazio­ne, confronto. Il borgo di Vico del Gargano allora si anima, mentre gli au­tori, quasi chiedendo permesso e scusa per il disturbo, s’im­mergono in una suggestiva at­mosfera urbana luci quanto bastano e location naturali. Per­ché il protagonista non è solo il libro, anche gli spettatori en­trano a fare parte di una sce­nografia rispettosa dei luoghi e della loro storia Perché Vico del Gargano attraverso i libri pre­senta se stessa si mette a disposizione per avvolgere lo spettatore, ma il rapporto è sempre di reciproco rispetto: il luogo esalta il libro, e la ma­nifestazione collegata, ma il li­bro, e con lui il suo autore, omaggiano il borgo. Perché esi­ste un’altra anima d’aggiungere alle precedenti. Quella della contemplazione.

maurizio tardio

edicoladelsud