Menu Chiudi

VOLI DA FOGGIA/ SONO TRE LE AREE IN GIOCO. VENTURINO: «CON NOI I SINDACI DI POTENZA, CAMPOBASSO E BENEVENTO»

Nell’attesa che Aeroporti di Puglia tiri fuori dal cilindro i nomi della compagnia (o delle compagnie, trattandosi forse di più tratte) che si occuperanno di collegare l’aeroporto di Foggia, Vola Gino Lisa intende sostenere con convinzione il piano di Adp.

E prima di conoscere tratte e dettagli su quando effettivamente si volerà (luglio, forse), il comitato che riunisce associazioni e movimenti a sostegno del Gino Lisa ha pensato di contattare i sindaci di quei comuni e quelle aree di riferimento che potrebbero gravitare su Foggia per i collegamenti aerei. Il 29 aprile, nell’auditorium della Camera di commercio (ore 17.30), si parlerà di prospettive dell’aeroporto foggiano con quegli attori potenzialmente in grado di far alzare in volo, con determinazione e concretezza, voli di linea e voli charter.

«Avremo con noi – preannuncia Sergio Venturino, presidente di Vola Gino Lisa – i sindaci di Campobasso, Potenza e Benevento. Ovvero i sindaci di quelle aree più direttamente interessate allo sviluppo dello scalo di Foggia, per questioni geografiche e anche per affinità logistiche. Voglio ricordare che la popolazione potentina ha già eletto la stazione ferroviaria di Foggia quale punto di approdo ideale per poi salire su altri treni che li conducano verso altre destinazioni».

La manifestazione del comitato ha suscitato già qualche commento salace per la presenza, in qualità di madrina, di Manuela Arcuri, già invitata dal Foggia calcio (gestione Felleca) per festeggiare un anno fa il centenario del club rossonero.

L’incontro sarà moderato dal giornalista Luca Telese, annunciato un parterre di tour operator e di altri potenziali fruitori dello scalo. «Stiamo ricevendo una serie di richieste di partecipazione – spiega Venturino – vogliamo essere il più operativi possibile. Posso assicurare che non sarà una passerella politica anche se stiamo ricevendo molte pressioni in tal senso. Dobbiamo renderci conto di un dato: il 29 aprile comincerà per il Gino Lisa una seconda fase.

A prescindere dal nome della compagnia che Aeroporti di Puglia avrà scelto per quella data, almeno così si spera, senza una vigorosa spinta del territorio l’operazione rilancio dei voli da Foggia avrà il fiato corto. Dobbiamo fare sinergia con le aree limitrofe, tocca al territorio creare servizi a supporto dello scalo. I sindaci saranno presenti, ho avuto rassicurazioni in tal senso. C’è la volontà di partecipare attivamente a un progetto che non viene percepito solo come locale».

Il convegno di Vola Gino Lisa è stato sostenuto da 14 sponsor che hanno coperto le spese di organizzazione. La presenza della Arcuri tradisce intenzioni fuorvianti: che c’entra in un contesto del genere?, il commento più bonario. «Il Gino Lisa – risponde Venturino – è un prodotto complesso e ogni prodotto che va venduto si basa sul marketing. Manuela Arcuri è un personaggio noto, ci aiuterà a sviluppare la promozione dello scalo.

La sua non sarà infatti un’apparizione episodica, legata al convegno». Obiettivo 200mila passeggeri l’anno, per Aeroporti di Puglia un traguardo possibile. «Il bacino di riferimento che abbiamo individuato è di 1,5 milioni di potenziali clienti, ma poi bisogna andarli a cercare.

Cercheremo di fare anche questo attivando le sinergie con le tre grandi macro-aree di riferimento. Il Foggia-Milano Malpensa è un hub che permette di andare in tutto il mondo. Immagino che Aeroporti di Puglia voglia affiancare a questa almeno altre due tratte.

Condivido cosa dice il presidente Vasile nell’intervista alla Gazzetta (2 aprile: ndr): bisogna sperimentare sui 3 anni, ma se gli aerei non si riempiono giusto cambiare idea. Ricordo – conclude il presidente del comitato – che il Bari-Milano ai tempi pre-Ryanair viaggiava con 10 passeggeri: sull’aereo c’eravamo io, Romina Power e Albano più qualche altro.

Oggi la pista allungata del Gino Lisa, ma depotenziata giusto per non permettere l’atterraggio dei voli Ryanair, resterà un segno di debolezza dello scalo al quale dobbiamo rispondere con una sinergia mirata e inclusiva».

gazzetta mezzogiorno