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EX CAVA UTILIZZATA PER LO SMALTIMENTO ILLECITO DI RIFIUTI A SAN GIOVANNI ROTONDO: 15 PERSONE INDAGATE

Quindici persone sono indagate nell’inchiesta coordinata dalla procura di Foggia sullo smaltimento illecito di rifiuti in provincia. I carabinieri del gruppo forestale e della sezione di polizia giudiziaria della procura hanno eseguito il sequestro del sito adibito a discarica, di un centro di conferimento non autorizzato e di 28 mezzi usati per il conferimento.

Stando agli accertamenti eseguiti tra gennaio e aprile, gli indagati avrebbero posto in essere «un’attività volta alla raccolta, trasporto, recupero e messa in riserva e gestione di una discarica di rifiuti speciali non pericolosi derivanti da attività di demolizioni e costruzioni in mancanza delle autorizzazioni.

I rifiuti – spiegano i militari in una nota – erano affidati a un imprenditore di San Giovanni Rotondo, gestore di due distinte aree di smaltimento illecito ubicate nella città».

Le indagini hanno consentito «di acquisire elementi indiziari a carico di dieci ditte della zona che avrebbero consegnato rifiuti da demolizione e costruzione all’imprenditore sangiovannese e titolare di un’azienda non autorizzata alla gestione dei rifiuti», prosegue la nota.

«Il titolare li avrebbe smaltiti in totale spregio della normativa ambientale in un sito di circa 8mila metri quadrati all’interno di una vecchia cava abbandonata, tramite l’utilizzo di autocarri e macchine operatrici privi di autorizzazione al trasporto rifiuto e/o emissione di formulario identificativo. Complessivamente sono stati rilevati 450 conferimenti e smaltiti illecitamente circa 1.500 metri cubi di rifiuti», concludono.