Menu Chiudi

SICCITÀ/ IN PUGLIA -57MLN METRI CUBI DI ACQUA NEGLI INVASI, AD APRILE -160MM DI PIOGGIA

«Con l’arrivo di Scipione, l’anticiclone africano che investirà la Puglia con valori fino a 40 gradi, cresce l’allarme siccità con 57 milioni di metri cubi d’acqua in meno rispetto alla capacità degli invasi artificiali, quando ad aprile sono caduti 160 millimetri di pioggia in meno rispetto a due anni fa».

E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’Osservatorio ANBI Nazionale, con le piogge ridotte al lumicino secondo quanto rilevato dal Consorzio di Bonifica della Capitanata.
«La siccità – precisa la Coldiretti Puglia – minaccia oltre il 30% della produzione agricola, fra pomodoro da salsa, frutta, verdura e grano, ma a preoccupare è anche lo sviluppo delle colture destinate all’alimentazione degli animali, l’irrigazione degli oliveti e dei frutteti, perché se le condizioni di secca dovessero continuare, gli agricoltori saranno costretti a intervenire con le irrigazioni di soccorso dove sarà possibile».

I pozzi freatici non hanno più acqua, mentre dai pozzi artesiani c’è il rischio di emungimento di acqua salmastra, uno scenario che impone – insiste Coldiretti Puglia – di sfruttare al meglio tutte le risorse messe a disposizione della programmazione degli interventi idrici e di riassetto del territorio nei prossimi anni, perché è andata persa finora l’opportunità di ridisegnare una lungimirante politica irrigua e di bonifica integrale in Puglia.

Ma a preoccupare – continua Coldiretti Puglia – sono anche gli incendi favoriti dalle alte temperature e dall’assenza di precipitazioni che ha inaridito i terreni nei boschi più esposti al divampare delle fiamme, ma anche in Salento dove l’abbandono dei campi a causa della Xylella che ha fatto seccare gli ulivi ha reso drammatico il fenomeno degli incendi. La siccità, che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi – conclude Coldiretti – è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura in Puglia che convive con un vero e proprio paradosso idrico, dilaniata da drammatici fenomeni siccitosi con danni stimati di oltre 70 milioni di euro all’anno.