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VIESTE – L’ASS. AL TURISMO FALCONE: “NON SIAMO DIVENTATI META TURISTICA COSTOSA”

Va in archivio anche la prima settimana di agosto e tutti si chiedono se anche a Vieste, capitale pugliese delle vacanze, la stagione 2022 mostri una frenata – in linea col trend generale – oppure se sia un’isola felice, in controtendenza come sempre.

“Le somme si tirano alla fine, adesso è un po’ prematu­ro parlare di numeri. Quello che posso dire è che a Vie­ste per il momento sembra che ci sia in questa stagione un andamento simile all’estate 2019, la stagione pre- Covid. Ma i dati effettivi potremo averli solo più avanti”, spiega Rossella Falcone,vicesindaca e as­sessore al turismo.

“Detto questo, è vero che l’inflazione ha colpito un po’ tutti, dunque non solo Vieste e la Puglia. La questione è di carattere nazionale e internazionale. Il singolo citta­dino si sta rendendo conto di quanto sia diventato più dif­ficile fare la spesa e pagare le bollette, diventate molto più pesanti. L’inflazione è indubbia. Ma da qui a dire che Vieste e la Puglia siano diventate tra le destinazioni più care ce ne passa, eccome. Chi lo afferma compie un’operazione denigratoria nei nostri confronti”. Il ritoc­co dei prezzi è visibile anche da parte del comparto turi­stico viestano. “Certamente sì, hanno dovuto alzare i prezzi, in linea con tutte le altre destinazioni turistiche, italiane e non solo. Però è un rincaro che non è certo quello di cui si parla su molti media. Vieste non è certo il posto più caro dove si possa andare in vacanza, asso­lutamente no”.

La città del Pizzomunno vanta in Puglia non solo la più alta dotazione di posti letto ma anche il primato del tas­so medio di permanenza più elevato. Qui i turisti sog­giornano più a lungo, con grandissimo beneficio per il comparto, che a differenza di altre destinazioni ha me­no a che fare con vacanzieri mordi e fuggi. Ebbene, la tendenza a minori consumi visibile in questo periodo pa­re che non stia determinando una contrazione della du­rata media delle vacanze a Vieste.

“Devo dire che al momento non viene registrata questa tendenza, anche se negli ultimi anni si è notato che la gente vuole venire qui sul Gargano ma approfittando per conoscere anche altro della nostra regione”, commen­ta l’albergatrice, amministratrice comunale e compo­nente del cda di Acquedotto Pugliese spa.

“Per cui continuano a fare una permanenza di 5-6 gior­nate a Vieste, un dato che è davvero molto elevato ri­spetto allo standard regionale, ma poi si muovono pa­recchio. Ora, se quest’anno la permanenza è minore è ancora troppo presto per poterlo dire con certezza. Dob­biamo aspettare ancora per avere dati su cui fare rifles­sioni”.

L’estate 2022 è quella del ritorno degli stranieri, sul Gargano e in Italia, dopo il biennio pandemico e un 2021 di turismo esclusivamente interno, ovvero nazionale. “A Vieste sono arrivati da vari Paesi europei, come Fran­cia ma anche Nord Europa. Molto dipende anche dal pe­riodo dell’anno, a seconda del mese cambia la tipologia di turista straniero che si affaccia nel nostro territorio. Noi abbiamo avuto in bassa stagione molti tedeschi, spa­gnoli, francesi. A luglio, anche per via dei Mondiali di orienteering, sono arrivati anche molti nordeuropei. In questo momento a Vieste ci sono inglesi, svizzeri, an­cora alcuni tedeschi. Sarà diverso a settembre, perché ogni mese porta con sé turisti differenti”, analizza Fal­cone.

Il Comune di Vieste, forte degli oltre 2 milioni di euro de­rivanti dall’imposta di soggiorno, non ha paragoni col re­sto della Capitanata quanto a profluvio di eventi orga­nizzati. Ce ne sono davvero di tutti i tipi, per ogni seg­mento di pubblico e in ogni giorno. Una caterva di ap­puntamenti che fa storcere il naso ad alcuni detrattori, per i quali Palazzo di città spenderebbe troppo in even­ti di cui in alta stagione non ci sarebbe bisogno, “lo ri­spondo col detto che quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba”, risponde la vicesindaca sorridendo. “Credo che ognuno debba fare il proprio, con coscien­za e spirito volto al miglioramento. Come amministra­zione ci impegniamo quotidianamente per un unico fi­ne: offrire di più ai nostri cittadini e ai nostri ospiti. Chi vuo­le partecipare e godere dei nostri eventi è da noi accol­to con gioia per un’esperienza viestana memorabile. A chi vuole, invece, criticare diciamo che è libero di fare ciò che crede, di andare magari altrove, ce ne faremo una ragione”.

E’ finito sulle cronache nazionali il caso dell’albergatore viestano condannato a risarcire un cliente che, vittima di pubblicità ingannevole sulla struttura, si è sentito truf­fato e si è rivolto al giudice di pace. “Ribadisco che chi generalizza rispetto all’avvenimento legato ad una sin­gola struttura lo fa per colpire e denigrare Vieste e il Gar­gano. Stiamo parlando di un caso isolato, che peraltro evidenzia una situazione che può verificarsi ovunque. È legittimo per il cliente, se non è soddisfatto, reclamare e chiedere un risarcimento”, conclude Falcone. “Ma un episodio non può danneggiare l’immagine di Vieste. Questo territorio lavora e lo fa bene”.

l’attacco