Riconoscimento a Nicola Gratteri, il magistrato calabrese in prima linea nella lotta contro la mafia. A farlo il Comune di Mattinata, già oggetto nel 2018 del provvedimento di scioglimento del Governo per condizionamenti della criminalità organizzata. Ora il consiglio comunale ha concesso la cittadinanza onoraria di Mattinata a Gratteri, che è attualmente Procuratore capo di Catanzaro.
La cerimonia è prevista il 28 agosto. Nato nel 1958 a Gerace, ha ricordato il sindaco Michele Bisceglia, Gratteri “svolge alto servizio a favore dello Stato nella lotta alle infiltrazioni mafiose e ha subito di recente minacce di morte dalle organizzazioni malavitose” e continua “a proporre iniziative e proposte di sensibilizzazione alla lotta contro la mafia, consapevole delle difficoltà ma guidato da forti valori morali sui quali si basa la nostra Costituzione”.
Il consiglio, all’unanimità dei consiglieri presenti alla seduta, ha sottolineato che “il Comune di Mattinata ritiene doveroso dar rilevanza a quanto questo magistrato stia svolgendo d’importante per la lotta alla criminalità, nello specifico nel contrastare la ’ndrangheta”.
Ciò è espressione “della volontà dell’amministrazione comunale di Mattinata, nel solco del percorso socio-politico avviato nella Comunità mattinatese per l’emancipazione da tutti i condizionamenti mafiosi e delinquenziali, di contribuire a queste azioni attraverso il conferimento al magistrato Nicola Gratteri della cittadinanza onoraria, che, pur essendo un atto formale e altamente simbolico, lo accoglie di fatto nella nostra comunità, annoverandolo tra i suoi più illustri concittadini, per l’impegno e la professionalità messe in atto per sradicare le organizzazioni malavitose e poiché rappresenta ima delle figure più nobili della Nazione che mette a repentaglio la propria vita per svolgere il proprio dovere e servizio per il proprio paese”.
Con la conclusione che “il ruolo fondamentale che il magistrato Nicola Gratteri svolge con il suo impegno nel contrasto alla criminalità organizzata, e in conseguenza del quale vive da 30 anni sotto scorta. Considerato che chi combatte la mafia in prima linea deve essere protetto e supportato e lo Stato ha il dovere di non lasciare soli colori che svolgono con diligenza ed onore il proprio lavoro”.
Il provvedimento di conferimento della cittadinanza onoraria è stato quindi trasmesso alla Procura della Repubblica di Catanzaro e al Consiglio Superiore della Magistratura.
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