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“STUPIDITÀ E BANDITISMO” SUL GARGANO 

“Carlo Maria Cipolla in un saggio intitolato “Allegro ma non troppo” individua 5 leggi fondamentali della stupidità umana che impediscono la crescita del benessere e della felicità umana:
• La Prima Legge Fondamentale della stupidità umana afferma che “sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione”;
• La Seconda afferma che “la probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona” (gruppo umano, educazione, ambiente sociale);
• La Terza “presuppone che gli esseri umani rientrino in una di quattro categorie fondamentali: gli sprovveduti, gli intelligenti, i banditi e gli stupidi”;

“Nelle relazioni con gli altri simili, ogni essere umano trae un guadagno o una perdita, e allo stesso tempo determina un guadagno o una perdita a qualcun altro. Il guadagno può essere positivo, nullo o negativo. Se Tizio compie un’azione e ne ricava una perdita per lui e un vantaggio per Caio, Tizio è uno sprovveduto. Se Tizio compie un’azione e ne ricava un utile per lui e per Caio, Tizio è intelligente. Se invece Tizio in seguito a un’azione ricava una perdita per lui e per Caio, Tizio è stupido. Ancora, se Tizio in seguito a un’azione ne ricava un’utile per lui e una perdita per Caio, Tizio è un bandito. Se un bandito provoca a Caio una perdita di 100 € e guadagna 20 € è evidentemente un bandito stupido. Se viceversa provoca a Caio una perdita di 100 € e guadagna 100 €, ci troviamo di fronte a un bandito intelligente.

“La Terza, ancora, chiarisce che “una persona stupida è una persona che causa un danno a un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura subendo una perdita”.
• La Quarta Legge afferma che “le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, ed in qualsiasi circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore”.
• La Quinta afferma che “la persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista”.

“Io credo che il Gargano sia stato quotidianamente “oltraggiato” dall’incessante lavoro di stupidi e banditi. E’ evidente che dalla posizione di potere politico, economico e di autorità che hanno occupato nella società garganica, queste persone hanno inferto danni al patrimonio ambientale in maniera elevatissima.

“La realtà garganica è stato il palcoscenico ideale per raffigurare la contrapposizione tra interessi concentrati e interessi diffusi. Da un lato, gli interessi concentrati e organizzati degli imprenditori. Dall’altro, gli interessi diffusi dei garganici che non fanno impresa. I primi ben determinati a raggiungere i propri interessi, i secondi (non organizzati) meno.
L’asimmetria dell’informazione, la scarsa percezione del danno fanno sì che gli interessi diffusi si configurano come interessi deboli da tutelare.

“La tutela ambientale rivendica la mescolanza tra interessi concentrati e interessi diffusi e non è una forma di limite allo sviluppo. In Germania la tutela ambientale non è in contrasto con l’attività economica, ma è a favore. I vincoli della tutela ambientale indirizzano l’attività economica e costituiscono una fondamentale opportunità per lo sviluppo economico.

“Semplice.

“Il problema è nato nel momento in cui i portatori di interessi concentrati e organizzati, gli imprenditori, si sono comportati da banditi. Nel momento in cui gli imprenditori edili e turistici hanno massacrato l’ambiente (il repertorio sul Gargano è vastissimo e i vincoli sono optional), valore costituzionale, la rivendicazione degli interessi diffusi, come la tutela dell’ambiente e della salute, è stata vista come un laccio allo sviluppo economico, come un impedimento allo sviluppo economico.

“In un passato non molto lontano, il potere economico locale sul Gargano, grazie alla potenza economica e mediatica, è riuscito a diffondere l’idea che la conservazione e la tutela dell’ambiente costituivano un pericolo per lo sviluppo economico. Un prezioso strumento per diffondere il messaggio è stato il ricatto economico. La tutela dei livelli occupazionali è servita a nascondere quello che sono gli interessi di un gruppo economico molto forte.



“I banditi sono stati gli artefici dello sviluppo insostenibile, iniquo e profittevole solo per loro e i loro figli. La distruzione del patrimonio ambientale, punto di forza dell’immagine del Gargano nel mondo, ha avuto come naturale conseguenza la disaffezione verso le mete garganiche dei turisti con notevole potere d’acquisto e capaci di raggiungere il Gargano in qualsiasi periodo dell’anno.

“I banditi, tuttavia, nel frattempo si sono arricchiti; i loro figli studiano, possiedono macchine lussuose, vestono alla moda e vivono in belle case. Gli altri, gli onesti, emigrano in cerca di migliori condizioni di lavoro. Quando la destinazione turistica sarà totalmente abbandonata dai turisti, i banditi, che grazie all’economia di rapina hanno accumulato notevoli risorse, saranno pronti a investire in altri settori, secondo una logica di breve periodo tipica del paradigma dominante dell’economia insostenibile.

“La politica ha un ruolo fondamentale nell’esaltazione delle unicità di un territorio, nella conservazione delle identità e della coesione sociale; pre-condizioni affinché lo sviluppo sostenibile, espressione di uno sviluppo equo e duraturo per tutti, si sviluppi.

“Semplice.

“Il problema è nato nel momento in cui i politici si sono comportati da stupidi (peggio quando si sono comportati da banditi). Il modus operandi è stato identico: tutelare i livelli occupazionali. In realtà il vero obiettivo è stato quello di nascondere la propria incapacità progettuale e alimentare il clientelismo. La miopia di una parte della classe politica garganica è stata tanta da non prendere in considerazione il fatto che quelle che loro hanno definito politiche di “sviluppo locale”, che consistevano nel rilascio di concessioni edilizie (molto spesso in violazione dei vincoli, ad es. urbanistico, ambientale), e di lottizzazioni, molto spesso non hanno rispettato l’ambiente.

“Giova ricordare che la Corte Costituzionale ha più volte ribadito che l’ambiente è “valore costituzionale trasversale” che ha il suo fondamento giuridico nel secondo comma dell’art. 9 e nell’art. 32 della Costituzione. L’ambiente è stato definito materia trasversale perché se è vero che la Carta Costituzionale al nuovo art. 117 Cost. riconosce in materia di tutela ambientale la competenza statale esclusiva, è pur vero che la Costituzione non esclude il concorso di competenze degli enti territoriali. Le Regioni, le Province, i Comuni, nella loro attività di pianificazione devono sempre prendere in considerazione la tutela dell’ambiente.

“Molto spesso il rilascio di concessioni edilizie ha aumentato le criticità di un territorio già interessato da una pessima gestione delle risorse naturali, da un abusivismo edilizio incontrastato, da un’elevata pressione antropica sulle coste. La classe politica garganica non ha promosso studi di fattibilità, studi scientifici sulle esigenze di turismi e l’analisi del contesto territoriale, utile per identificare le priorità d’intervento, come ad es. un’analisi SWOT (tecnica utilizzata come supporto alle scelte di intervento pubblico per analizzare scenari alternativi di sviluppo; ndr) finalizzata alla valorizzazione dei punti di forza, al contenimento dei punti di debolezza, alla massimizzazione delle opportunità e alla riduzione delle minacce. La modellizzazione del territorio, utilissimo strumento per gestire la complessità di un sistema territoriale che permette di ottenere delle previsioni, è stato per molto tempo un vocabolo sconosciuto a diversi politici del Gargano.

“Ma non c’è stato limite al peggio: il potere economico locale sul Gargano, spesso, è stato allo stesso tempo anche potere politico. E fenomeni di stupidità e banditismo (sempre secondo l’accezione di Carlo Maria Cipolla) non sono mancati. Tuttavia, non solo alcuni politici e imprenditori si sono comportati in maniera stupida e da banditi. Molti cittadini garganici (diversi da politici e imprenditori) si sono comportati in maniera stupida. La mancata partecipazione dei cittadini alla vita politica ha inferto gravi danni al Gargano. Il coinvolgimento dei cittadini è finalizzata a ottenere una più adeguata conoscenza della realtà socio economica e a far emergere priorità e bisogni collettivi della comunità locale. La scarsa partecipazione non ha permesso di prendere in considerazione la dimensione economica, ambientale, sociale.

“Molti garganici (diversi da politici e imprenditori) si sono comportati da banditi. Il Gargano è stato il regno dell’abusivismo edilizio, di spaventosi incendi, di occupazione illegittima del demanio comunale e marittimo. In un interessante articolo dal titolo “Quello che il Gargano non si può più permettere”, apparso sul quotidiano ”l’Attacco” del 9 gennaio ’09, Franco Salcuni crede che sia necessario “evitare gli errori del passato”. Io credo sia necessario per il futuro del Gargano e di noi garganici che politici, imprenditori e residenti tutti non si comportino più da stupidi e da banditi.

“Il Gargano non può più permettersi gli stupidi e i banditi. Quello di cui il Gargano ha bisogno sono persone intelligenti: una classe politica che persegua il bene comune, imprenditori che facciano il loro lavoro coniugando economia ed etica e una comunità onesta e partecipe alla vita politica del Gargano.”

L.S.