Il Gal Gargano fa sapere che un altro “Sentiero di incontro” è stato finanziato con il bando per le amministrazioni comunali, che si va ad aggiungere ai quattro sentieri già recuperati. L’intervento 2.6 “Sentieri di incontro” sostiene l’adeguamento e il recupero della rete dei sentieri realizzati ed esistenti e l’installazione di strutture leggere per l’accoglienza e l’informazione. Queste risorse sono destinate alla salvaguardia e alla valorizzazione della rete antica dei sentieri definita dalle percorrenze storiche, dai percorsi dei pellegrini, dagli scambi commerciali e dalla tradizionale attività agro-pastorale ancora presente. L’intervento è rivolto alle amministrazioni comunali che in questo modo possono far conoscere il loro territorio, ricco di beni naturalistici, geologici, culturali, archeologici, antropologici.
Il progetto di cui il Gal Gargano ha comunicato il finanziamento ha permesso di realizzare una serie di interventi di manutenzione riguardanti un antico sentiero che da Vieste volge verso Monte Sant’Angelo. I tracciati ricoprono un’importanza notevole sia da un punto di vista naturalistico- ambientale che da un punto di vista storico-culturale. Infatti il sentiero nasceva originariamente per motivazioni di carattere religioso, in quanto utilizzato dai pellegrini, che da Vieste raggiungevano il noto Santuario di San Michele Arcangelo e con i suoi 44 km tra uliveti, masserie, valli, piscine e boschi di latifoglie, ricade nella Rete Natura 2000 ed è ricco di specie botaniche e faunistiche.
Gli interventi realizzati hanno visto la sistemazione del fondo, regimazione delle acque, messa in sicurezza e posa di cartellonistica, segnaletica ed arredi, al fine di agevolare la fruibilità da parte del visitatore.
Un sentiero storico e religioso che offre stupendi panorami e suscita grandi emozioni ai suoi camminatori. Il percorso ha caratteristiche tali da poter essere percorribile senza particolari difficoltà e per un breve tratto è garantita la fruibilità a persone disabili o non autosufficienti. Sono presenti spazi per la sosta legati alle caratteristiche del sito.
“Ciò che caratterizza questo intervento”, puntualizza Annarosa Notarangelo,direttrice del Gal Gargano, “è la collaborazione tra i comuni dell’area GAL che, attraverso la costituzione di partenariati, individua percorsi in continuità geografica e territoriale, possono fungere da sistema di’ ricucitura tra i vari attori, collegando le aziende delle aree marino costiere con quelle interne, ed essere, quindi, il catalizzatore per lo sviluppo di filiere corte creando nei luoghi strumenti per cooperare e condividere risorse e strategie”. Matteo Falcone,guida turistica e guida ambientale escursionistica di Monte Sant’Angelo, commenta: “Negli ultimi anni si sta dando molta attenzione soprattutto ai cammini, in particolare a quelli religiosi. Diverse idee, diversi progetti, anche concreti, si stanno mettendo in atto, come il rifacimento del sentiero che unisce Vieste a Monte Sant’Angelo. C’è sicuramente ancora tanto lavoro da fare, ma per il Gargano, per gli amministratori e per il Parco Nazionale è un modo di agire intelligente perché il turismo lento è un settore promettente che darà più introiti, come oggi succede in altre regioni”.
“La cultura del cammino”, prosegue Matteo Falcone, “si pone come punto di partenza per far ricadere l’attenzione sul turismo naturalistico, molti dei nostri sentieri hanno interesse sia religioso che naturalistico come Pulsano. Spero che il Parco, le amministrazioni comunali e la Provincia si impegnino a sostenere questo tipo di turismo”.
Una tipologia di offerta turistica molto apprezzata dai turisti di oltre regione, come conferma Falcone: “I turisti del Nord Italia e Nord Europa danno molta più soddisfazione perché apprezzano la straordinarietà del territorio, soprattutto quando si tratta di persone esperte. Invece a livello locale si vira verso l’aspetto storico dimenticando spesso l’aspetto naturalistico”.
Dunque, questi progetti di rifacimento dei sentieri agevolano il lavoro di tutti gli operatori turistici che puntano sulle bellezze naturalistiche. Domenico Antonaccidi Gargano NaTour sottolinea: “E’ un sentiero bellissimo che percorre buona parte del Gargano. In 40 km di percorso è però importante che ci siano le infrastrutture, punti per ristorarsi e per dormire. Dal punto di vista storico è importante che sia stato ripreso il sentiero in quanto antico trattura di transumanza che percorso utilizzato dai pellegrini, alcuni tratti fino a poco tempo fa erano impercorribili adesso si percorrono con piacevolezza. Importante è, a mio avviso, che sia adoperato uno standard di segnaletica che sia riconosciuto a livello nazionale, inoltre è fondamentale cercare di vigilare e curare la manutenzione in modo tale che i sentieri restino al più a lungo efficienti”, conclude Antonacci.
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