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PARCO NAZIONALE DEL GARGANO E AMP “ISOLE TREMITI”: ASSEGNATA LA CARTA EUROPEA DEL TURISMO SOSTENIBILE 

EUROPARC Federation – la rete europea dei Parchi – ha riconfermato al Parco nazionale del Gargano, e per la prima volta assegnato all’Area marina protetta “Isole Tremiti”, la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS). 

Il 2 dicembre a Bruxelles presso la sede del Parlamento Europeo si è tenuta la cerimonia di conferimento alla quale hanno partecipato per l’Ente parco il presidente Pasquale Pazienza, il direttore Vincenzo Totaro e il coordinatore della CETS Michele Guidato.

La CETS è coordinata a livello europeo da EUROPARC Federation, la rete europea dei Parchi, che ha il compito di verificare sul campo e certificare che le aree protette candidate a questo riconoscimento abbiano implementato processi partecipativi inclusivi e trasparenti orientati allo sviluppo di azioni e politiche informate ai principi del turismo sostenibile con il necessario coinvolgimento degli stakeholders locali.

Tale riconoscimento rappresenta il risultato di un percorso di coinvolgimento di vari operatori, pubblici e privati, attivato dall’Ente parco lo scorso anno, e continuato negli ultimi mesi, e definisce l’affermazione di rinnovati obiettivi riguardanti la caratterizzazione delle due aree naturali protette quali destinazioni di turismo sostenibile.

“La CETS premia l’eccellente lavoro di cooperazione intra-territoriale che l’Ente parco ha messo in atto e rappresenta una ulteriore e importante certificazione che, proseguendo nella seconda fase, consentirà agli operatori privati, che vorranno conseguirla, un riposizionamento delle loro attività e la possibilità di candidarsi più opportunamente a una serie di bandi locali e nazionali. Il mio ringraziamento al personale del Parco che ha lavorato per affermare questo importante obiettivo, che apre ulteriori nuove possibilità di sviluppo per tutto il territorio e che ci consentirà una partecipazione attiva nei tavoli di concertazione per la pianificazione strategica europea in tema di nuove politiche di gestione territoriale”, il commento di Pasquale Pazienza.