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COLDIRETTI PUGLIA AD AGRICOLTORI, ‘È FONDAMENTALE DENUNCIARE’. PRESENTATO DOSSIER SU FENOMENI CRIMINOSI NELLE PROVINCE PUGLIESI

“Occorre sensibilizzare gli agricoltori sull’importanza di denunciare, con l’obiettivo di rendere più sinergiche le attività di polizia”.

E’ quanto emerso in occasione del confronto organizzato da Coldiretti Puglia con il presidente regionale Savino Muraglia e il direttore regionale Pietro Piccioni che hanno illustrato la mappa della criminalità in Puglia al sostituto procuratore nazionale antimafia Giuseppe Gatti.

Presenti, fra gli altri, la prefetta di Bari Antonella Bellomo, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto. Secondo la mappa di Coldiretti, le province di Bari e Bat (Barletta, Andria, Trani) sono colpite prevalentemente da atti vandalici, danni e furti di olivi secolari che hanno spinto alcuni agricoltori a organizzarsi con ronde notturne e diurne. “La criminalità strisciante nelle campagne minaccia di aggravarsi con i furti di tubi e idratanti, fino al saccheggio o al danneggiamento dei pozzi artesiani”, spiega Coldiretti.
    Passando a Foggia, i Comuni più a rischio, secondo il report dell’associazione di categoria sono Cerignola, Lucera, Orta Nova, Torremaggiore, San Severo, San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo e Poggio Imperiale. “Le campagne foggiane – dice Coldiretti – sono in balia delle agromafie che fanno il paio con le ecomafie, con lo sversamento di rifiuti di ogni genere nei campi, poi bruciati, con un danno economico e ambientale incalcolabile”.
    A Taranto l’allarme riguarda soprattutto i raid nei vigneti e “i furti di produzioni agricole di pregio a Manduria, Sava, Maruggio, Castellaneta, Palagiano e Ginosa”. A Brindisi preoccupano “i furti di pali di acciaio dei vigneti anche in pieno giorno, mentre a Lecce sono particolarmente a rischio i comuni dell’hinterland e quelli al confine con la provincia di Brindisi”.