Coccia: “Non intendo andarmene, il cantiere è mio ed è fondamentale per l’attività di pesca di questa zona costiera”.
Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto la richiesta della ditta Cosmopolitan a demolire l’attività di rimessaggio per imbarcazioni, costruita sul porto canale di Capoiale (Cagnano Varano), arriva la presa di posizione del titolare dell’impresa. Il cantiere è di proprietà della ditta Coccia Pietro, che a sua volta ribatte che quel rimessaggio non deve essere abbattuto perchè è in possesso di tutte le autorizzazioni.
“Ho ricevuto l’ennesima ordinanza sindacale di sgombero del mio cantiere nonostante ho tutte le autorizzazioni. Non intendo andarmene, il cantiere – spiega Pietro Coccia – è mio ed è fondamentale per l’attività di pesca di questa zona costiera. I pescatori di Capoiale non vogliono perdere la possibilità di effettuare lavori presso quello che è l’unico cantiere navale presente sul versante nord del Gargano. L’alternativa sarebbe Manfredonia che dista ben 60 miglia marine, oppure Ortona oltre 80 miglia. Sono in possesso di tre permessi a costruire rilasciati dal Comune di Cagnano Varano. Non capisco tutto questo accanimento nei miei confronti. Vuole darlo a qualche altro? Voglio sapere perchè vuole abbattere il cantiere. Fino ad oggi ho investito la bellezza di oltre un milione e mezzo di euro. Da qui non andrò via, ho tutti i requisiti per poter continuare la mia attività. Vogliono chiudere il cantiere? Dovranno chiuderlo con il sottoscritto all’interno. Pronto a tutto per salvare la mia attività che ho realizzato in buona fede e con tutti i permessi del caso”.
saverio serlenga