“Non c’è dubbio che una latitanza è possibile solo se c’è una rete di aiuto”. Così il procuratore capo della Dda di Bari, Roberto Rossi, a margine della conferenza stampa sugli arresti dei due latitanti della mala del Gargano. Accertamenti sono in corso sulla rete dei complici con i territori.
Associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso e dal fine di agevolare l’attivita’ del clan Raduano operante da almeno un decennio nel comprensorio di Vieste. Sono alcune delle accuse formulate a carico di Marco Raduano e di Gianluigi Troiano, arrestati dai Carabinieri del Ros, col supporto in fase esecutiva della Gendarmeria Francese e della Unidad Central Operativa della Guardia Civil Spagnola territorialmente competenti.