“Abbiamo raggiunto risultati davvero straordinari nella lotta al crimine e profuso sforzi notevoli. Siamo ad un punto di svolta. Manca l’ultimo miglio che vogliamo percorrere con la cittadinanza. Perchè solo grazie ai cittadini si può debellare il fenomeno mafioso da questa provincia”. Così il colonnello Michele Miulli, comandante provinciale dei carabinieri di Foggia in occasione della festa per l’annuale della fondazione dell’Arma che a Foggia quest’anno si è svolta ai Campi Diomedei, tra i parchi urbani più grandi del sud Italia.
La Festa è stata rappresenta idealmente tutti i reparti e le articolazioni dell’Arma impegnati in provincia di Foggia: il Comando Provinciale strutturato su sette comandi di Foggia, Cerignola, Manfredonia, San Severo, Lucera, San Giovanni Rotondo e Vico del Gargano, una Tenenza e 54
comandi di stazione, con una forza complessiva di oltre 900 Carabinieri; il comparto dell’Organizzazione per la Tutela Forestale e Ambientale, composto da un Comando di Gruppo con 16 stazioni, il reparto carabinieri ‘Parco Nazionale del Gargano’ con altre otto stazioni e un reparto Carabinieri Biodiversità in Foresta Umbra con 3 posti fissi. “Questa – ha aggiunto Miulli – è una location molto bella restituita alla cittadinanza per cui era giusto festeggiare tra i cittadini l’anniversario della fondazione.
Abbiamo pensato fosse giusto che i carabinieri potessero festeggiare con i cittadini, come si fa con le persone care quando c’è una ricorrenza importante”. Il Comandante Provinciale ha richiamato la rilevante e significativa attività di repressione svolta nell’ultimo anno dall’Arma sia nel contrasto alla criminalità organizzata che a quella comune e diffusa, grazie alla quale i Carabinieri di Foggia hanno proceduto per oltre il 72,5% dei reati commessi in provincia, denunciando 3.444 persone e arrestandone 938.
Solo considerando le 36 operazioni di servizio più significative, svolte sotto la direzione della Procura di Foggia e della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, sono stati 259 gli indagati sottoposti a misure cautelari.