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DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO E TERZIARIO. L’ASS. LEO: “BORSE DI STUDIO, 20.000.000 DI EURO PER LA COPERTURA AL 100% DEGLI AVENTI DIRITTO”

“Da anni ormai la Regione Puglia garantisce la copertura al 100% delle borse di studio degli aventi diritto. Questo obiettivo è stato riconfermato anche quest’anno attraverso lo stanziamento di ulteriori risorse pari a € 20.000.000,00”. Lo sostiene l’assessore al Diritto allo Studio e Università, Sebastiano Leo. Con DGR 1802/2023 la Giunta regionale ha infatti ribadito, come strategico per l’anno accademico 2024/2025, l’obiettivo della copertura del 100% delle borse di studio agli aventi diritto delle graduatorie ADISU, anche attraverso le risorse del Programma Regionale FESR FSE+ 2021-2027, nel quale è stato previsto nell’Asse Prioritario VI “Istruzione e Formazione”, nell’Azione 6.3 “Interventi per garantire l’accesso universale all’istruzione” una sub azione specifica: 6.3.9 “Diritto allo studio universitario e terziario”.

“Con la delibera approvata in Giunta sono stati messi a punto il dispositivo e i criteri per l’utilizzo delle risorse della PR FESR FSE+ 2021-2027, garantendo al contempo il cofinanziamento regionale necessario per l’erogazione del Fondo Integrativo Statale, passo indispensabile per la copertura al 100% delle borse di studio degli aventi diritto: € 7.015,97 per gli studenti fuori sede, € 4.100,05 per gli studenti pendolari, e € 2.827,64 per gli studenti in sede. Una scelta, questa, sostiene l’assessore Leo, che è la riconferma della volontà politica da parte della Regione Puglia, di garantire a tutti gli studenti universitari della nostra regione, le stesse possibilità.

Trovando, come negli anni passati, le necessarie risorse per non lasciare scoperti gli aventi diritto, anche laddove l’adeguamento rispetto alle disposizioni ministeriali, non è stato sufficientemente sostenuto dalle risorse messe a disposizione dallo Stato. Ancor più individuando, anche se con un impegno economico importante, un asse specifico a garanzia della decisione assunta.  Anche per questa ragione esprimo il mio ringraziamento all’Autorità di Gestione per la prontezza con cui sostiene i nostri obiettivi”.

Adisu Puglia ha stimato, sulla base del numero di istanze attese per ciascuna sede sulla base della serie storica delle annualità pari a circa 23.100, un fabbisogno finanziario complessivo pari a € 115.000.000.

Con lo stesso provvedimento la giunta ha approvato lo schema di Accordo, ex art. 15 della legge 241/1990, regolante i rapporti tra Regione Puglia ed ADISU Puglia per l’attuazione dell’intervento al fine di rafforzare il diritto allo studio per borse di studio ordinarie e straordinarie, anche per gli studenti in mobilità internazionale e portatori di disabilità, per favorire la permanenza nel percorso di studi universitari dei soggetti più meritevoli, capaci e provenienti dalle famiglie a più basso reddito.

“Abbiamo costruito nel tempo, conclude l’assessore Leo, una Regione Universitaria sostenuta dalla copertura totale delle Borse degli aventi diritto, dal sostegno psicologico gratuito, da progetti volti all’integrazione degli studenti anche nell’ambito delle città attraverso adeguati servizi di alloggio. Crediamo infatti che non sia solo necessario fornire i percorsi di studio, ma rendere vivibile e serena la vita di uno studente e di una studentessa, perché dal loro benessere dipende anche il futuro”.

“Il diritto allo studio è una priorità che abbiamo scelto di sostenere con tutte le risorse a nostra disposizione, sia a livello regionale che attraverso i fondi europei”,  afferma il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio e alla Programmazione unitaria, Raffaele Piemontese, sottolineando che “con la delibera approvata, non solo garantiamo la copertura integrale delle borse di studio per gli studenti aventi diritto, ma rafforziamo l’impegno della Regione Puglia nel creare opportunità di formazione accessibili a tutti: vogliamo che la Puglia continui a essere una regione dove nessuno studente sia costretto a rinunciare ai propri sogni per ragioni economiche”.