“Sabato 25 scorso si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali e sono stati eletti nel consiglio direttivo, gli Avvocati Luigi Palmieri, Giuseppe Falcone, Rocco Pio Vivoli, Luigi Afferrante, Antonio Giuseppe Tortorella, Michele Stefania e Maria Grazia Fini. Se è vero che nelle scorse tornate elettorali è stato poi eletto presidente il più suffragato, è altrettanto vero – e spiace che tale circostanza sia stata scientemente e tristemente omessa – che si partiva da un accordo preliminare in base al quale il candidato presidente era già stato indicato, praticamente all’unanimità.
Il fatto che, poi, sia risultato il più suffragato non è dirimente, dato che la carica di presidente era, di fatto, già stata concordata tra gli associati, come una sorta di investitura preliminare”. È quanto dichiara l’avvocato Luigi Afferrante in seguito, neoeletto presidente della Associazione Avvocati Garganici, in merito alle tensioni successive alla elezione che hanno portato alle dimissioni di tre avvocati (Palmieri, Falcone e Vivoli) sia come soci che come membri del Consiglio direttivo.
“È bene chiarire che per la prima volta, in questa tornata elettorale, sul nome del presidente non è stata trovata la quadra tra gli associati e, nei fatti, si sono confrontati due diversi schieramenti con indicazioni di voto totalmente differenti, tanto sul nome del presidente, quanto su quello dei candidati consiglieri.
Eletti i sette consiglieri, come da statuto è stato convocato il primo direttivo per la elezione del presidente, del vicepresidente, del segretario e del tesoriere”, spiega Afferrante, il quale precisa anche che l’art. 15 dello statuto dell’associazione, prevede che il presidente e l’ufficio di presidenza siano eletti dai consiglieri del direttivo “i quali, evidentemente, in piena libertà, e senza alcun vincolo, meno che mai legato al risultato elettorale, esprimono la propria preferenza”.