Qualche giorno fa un uomo si è sentito male a Vieste. E’ caduto per terra incosciente, è sembrato un arresto cardiaco (uno dei tanti casi che succedono a Vieste).
Per fortuna è stata chiamata una persona che lavora al 118 ed era fuori servizio e questo Angelo (perché così bisogna chiamare queste persone buone e disponibili) ha aiutato la persona sofferente e lo ha fatto nel miglior modo possibile con l’aiuto di un defibrillatore (questo strumento donato dai club sportivi viestani di Napoli, Juve, Inter, Milan alla residenza per anziani).
Per fortuna la persona si è salvata non perché è stato assistito da una struttura adeguata presente sul territorio ma per un ANGELO che lo ha aiutato e uno strumento salva vita REGALATO.
Mi viene da piangere per come si è svolta e si è risolta la situazione critica. È un altro esempio di come una tragedia è evitata non per la presenza della struttura adeguata ma per pura FORTUNA!
Quante altre volte dobbiamo sperare nella FORTUNA, quante altre volte dobbiamo sperare in un angelo che ci aiuti?
Mi chiedo se nel terzo millennio noi possiamo andare avanti ancora così, con l’altruismo dell’individuo e delle associazioni e la fortuna.
Perché Vieste non deve avere un centro, una struttura adeguata per l’emergenza- urgenza? Perché le persone che sono a Vieste (come residenti e come ospiti) non si devono sentire tutelate dalla presenza di questo centro per l’emergenza-urgenza?
Mi viene dal più profondo urlare con forza e rabbia: Basta, basta, basta! È stata fatta una ricerca sociologica che ha evidenziato come la sanità sia diventata il tema più importante per il cittadino italiano, prima lo era il lavoro.
È diventato il problema più importante perché tutti comprendono che senza salute e/o senza strutture pubbliche che tutelano e proteggono la nostra salute SIAMO PIÙ DEBOLI E PIÙ FRAGILI anche nel lavoro e nelle attività quotidiane che facciamo.
La sanità pubblica oggi (come tanti altri diritti negati) manca ed è sostituita da quella privata con tutte le conseguenze; ed è una deriva che mal sopportiamo come cittadini e come persone.
L’associazione “la sanità negata” ha fatto e continua a fare un lavoro di sensibilizzazione e di azione importante che incomincia ad essere riconosciuta anche da altre realtà territoriali periferiche.
Andrò, perché invitato, ad una giornata della sanità a Faeto e Celle San Vito (Monti dauni).
Andrò perché è un territorio periferico come il nostro e sulla sanità è drammaticamente dimenticato ed abbandonato dal potere politico.
Questa esperienza che farò mi porta a pensare che sarà importante anche svolgere un’azione di sensibilizzazione dei nostri centri più vicini come Peschici, Vico del Gargano, Rodi, ecc.
Allargare la sensibilizzazione per un’azione più efficace e vincente penso sia utile. È importante affermare sempre più che qualsiasi potere che si formerà alle prossime votazioni regionali deve prestare attenzione alla sanità territoriale e soprattutto al territorio più periferico della regione.
per l’ associazione “la sanità negata”
giovanni denittis
Logbook – lega navale vieste –