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MONTE S. ANGELO/ DOPO IL FURTO DI 150 CAPI, SANTUCCI ACCUSA: “ISTITUZIONI ASSENTI, SE NON CI ASCOLTANO SCENDEREMO IN PIAZZA”

L’allevatore di Monte Sant’Angelo pronto alla protesta davanti alla Prefettura di Foggia. Lascia il comitato della CIA e denuncia il silenzio delle associazioni di categoria. Intanto parte una raccolta fondi per far ripartire l’azienda Sitizzo.

Ad un mese esatto dal furto di 150 capi di bestiame tra capre e pecore, Leonardo Santucci torna a parlare, deluso dalle istituzioni che a suo dire lo hanno lasciato solo. Indice puntato soprattutto contro le associazioni categoria e contro il Prefetto dal quale attende un incontro chiesto subito dopo l’episodio del 13 aprile, avvenuto nella sua azienda di Monte Sant’Angelo.

“Dalle associazioni mi aspettavo almeno un minimo di solidarietà, un comunicato stampa, una telefonata. Non ho più fiducia in loro e proprio in questi giorni ho rassegnato le dimissioni dal comitato esecutivo della CIA di Foggia. Inoltre sto ancora aspettando che il prefetto mi chiami per un incontro sulla mia problematica e sui furti nelle campagne più in generale.

Se non dovesse arrivare nessuna chiamata, riunirò tutti gli altri allevatori che hanno questi problemi e organizzeremo un sit in di protesta davanti all’ingresso della Prefettura di Foggia. Il fenomeno dei furti di bestiame si allarga sempre di più, le istituzioni devono ascoltarci”. Intanto ci potrebbero essere sviluppi importanti sul furto dei pecore e capre subito da Santucci. “Me lo hanno comunicato le forze dell’ordine. Speriamo. Noi siamo in attesa”.

E a sostegno dell’azienda Sitizzo si è mosso un comitato spontaneo che attraverso una raccolta fondi vuole aiutare l’allevatore montanaro ad acquistare gli ovi caprini. “Non posso che ringraziare questi amici. Il nostro obiettivo è far rinascere l’azienda”.

saverio serlenga