Per utilizzare i bagni pubblici in paese, si pagherà un piccolo contributo di 50 centesimi. La decisione, in via sperimentale per un anno, è stata presa dall’amministrazione comunale in considerazione del fatto che, come si legge in atti, “questo Comune è dovuto ricorre all’affidamento esterno del servizio di custodia e pulizia dei bagni pubblici, non disponendo di personale operaio sufficiente ed idoneo per assicurare una adeguata e costante pulizia quotidiana dei servizi”.
Inoltre, il pagamento della tariffa di 50 centesimi per la fruizione dei bagni pubblici presenti in paese, avverrà “attraverso l’installazione di idonee casse automatiche presso gli immobili adibiti a bagni pubblici”, e gli introiti saranno versati alla cooperativa sociale a cui il Comune ha affidato il servizio; si tratta, di una cooperativa autorizzata a prendere alle proprie dipendenze “soggetti svantaggiati”, per cui gli amministratori evidenziano anche una probabile ricaduta positiva “sia in ordine alla qualità del servizio reso e sia in ordine al recupero lavorativo di soggetti svantaggiati”.