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RILANCIARE LA FERROVIA FOGGIA-MANFREDONIA PER IL TRASPORTO PASSEGGERI E DELLE MERCI

Le Commissioni Consiliari Ambiente e Territorio hanno organizzato a Foggia un convengo dal titolo: Ferrovia Foggia-Manfredonia 1885-2025: 140 anni di storia e di futuro.

L’iniziativa, che segue la discussione di un Ordine del Giorno nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale, serve a fare il punto sulla necessità di promuovere un’azione istituzionale congiunta per rilanciare il progetto di elettrificazione, ammodernamento e ripresa del servizio cadenzato e integrato tutto l’anno della tratta Manfredonia Foggia.

L’appuntamento tenutosi nell’aula consiliare del Comune di Foggia, ha seguito la discussione di un Ordine del Giorno nel corso dell’ultima seduta del Consiglio ed è servito a fare il punto sulla necessità di promuovere un’azione istituzionale congiunta per rilanciare il progetto di elettrificazione, ammodernamento e ripresa del servizio cadenzato e integrato tutto l’anno della tratta Manfredonia Foggia. Un rilancio che permetterebbe il collegamento da sud del Gargano alla rete TEN-T nel nodo urbano di Foggia, con interessanti ricadute anche per la Piattaforma logistica, posizionata nell’ambito dell’area industriale di Foggia, con funzioni di servizio per il porto Alti fondali di Manfredonia.

Secondo i dati in possesso del meridionalista ed esperto di trasporti Pasquale Cataneo il bacino di utenza della tratta Foggia Manfredonia potrebbe essere doppio rispetto alla linea Foggia Lucera gestita da Ferrovie del Gargano che conta ben 3mila passeggeri al giorno. “Con un modulo nuovo dei treni e una eventuale elettrificazione della linea, riduciamo l’ingresso in città di oltre 80 pullman al giorno, si avrebbe un forte decongestionanto del traffico cittadino. Ci sono oltre 190 milioni di investimenti, alla luce delle deliberazioni occorre rafforzare il collegamento. Il porto di Manfredonia al pari di quello che è stato fatto a Palermo potrebbe a pieno titolo inserirsi nella rete Ten T”, ha detto Cataneo, denunciando senza mezzi termini “l’ignavia” della classe politica anche per investimenti minimi come quelli necessari per realizzare dei sottopassi ed eliminare i vari passaggi a livello presenti sul territorio a Foggia, Manfredonia e Siponto.

Massimo Maiorano della Regione Puglia ha sottolineato l’importanza del ripristino della linea. “Da anni mi batto per il sostegno al trasporto ferroviario. Perché il treno corre solo d’estate dal 2016?  Manfredonia è una località che mi appartiene. I biglietti non integrati hanno fatto fuggire i passeggeri. Non c’è stato un incentivo, sulla Foggia Lucera non è accaduto. Quella tratta funziona non bene, ma benissimo. Abbiamo un problema simile su Bari dove si vuole sopprimere un tratto ferroviario, circa 11 tronchi. Eppure parliamo della terza linea più trafficata in Italia. L’Europa finanzia solo i fondi ferroviari. I bus rapid transit sono uno spreco di denaro pubblico e vanno messi solo dove non c’è la linea. Il Regolamento europeo del 2024 parla di modalità sostenibile e intermodale. Perché conviene a tutti? Perché anche la Zes adriatica diventa più attraente. Occorre aprire un tavolo politico, il progetto rientra nei fondi Ten T e nel nuovo programma Sud. Lavoriamo con RFI e Mit per inserire la Foggia Manfredonia. RFI ha tante risorse nel piano industriale ha 100 miliardi di euro da spendere”.

Netto Agostino De Paolis numero uno del CDA del Consorzio Asi. “Il Consorzio ASI gioca un ruolo strategico per la sua funzione di realizzazione di infrastrutture, abbiamo 9 agglomerati industriali. La concezione dei Piani regolatori dell’Asi si è sviluppato a raggiera con una visione importante dell’utilizzo delle vie del mare. Crediamo nella intermodalità marittima. Il porto di Manfredonia ha un ruolo strategico per l’agglomerato industriale di Foggia. Sin dal mio insediamento ho cercato di accelerare alcune questioni che presentavano degli ostacoli procedurali apparentemente insormontabili. Abbiamo riattivato la connessione tra le aree industriali con le aree retro portuali. Il primo passo necessario per la  tratta ferroviaria è stato un confronto con la Regione Puglia. Abbiamo puntato sul collegamento tra la stazione di Frattarolo e gli Alti Fondali”.

La richiesta di finanziamento da parte di Asi è pari a 31 milioni circa di euro, ed è una tappa che ha risvegliato tutto l’interesse sul trasporto ferroviario.
In che consiste l’intervento finanziario? Esso porterà alla sostituzione e all’armamento ferroviario del raccordo del tratto ferroviario di 12 km che collegherà Alti Fondali con la risistemazione della struttura con la stazione di Frattarolo.
Il gestore della struttura è lo stesso della piattaforma logistica di Incoronata ossia Lotras. “Col professor Catalano abbiamo avuto una lunga interlocuzione, questo protocollo porta le firme di ASI, Il Comune di Manfredonia, RFI, Regione Puglia, Autorità Portuale. Ma la realizzazione della progettualità va affidata a RFI”, ha concluso l’ex poliziotto e attuale sindaco di Accadia.