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I RISULTATI DELL’ABBAZIA DI KÀLENA (PESCHICI) NEL CENSIMENTO  “I LUOGHI DEL CUORE FAI” 2024.

È stata pubblicata oggi 12 giugno la classifica finale della XII edizione del censimento nazionale “I Luoghi del Cuore” promosso dal FAI (Fondo Ambiente Italiano). Con oltre due milioni di voti raccolti, l’iniziativa si conferma un successo straordinario, reso possibile grazie all’impegno di tantissimi cittadini che hanno sostenuto i luoghi a loro più cari.

Quali sono i tre luoghi più votati d’Italia?

1. Santuario di Nostra Signora delle Grazie – Nizza Monferrato (AT)

2. Fontana Antica – Gallipoli (LE)

3. Chiesa di San Giorgio – Tellaro, Lerici (SP)

A questi luoghi andranno rispettivamente 70.000 €, 60.000 € e 50.000 €.

Tutti i siti che hanno ottenuto più di 2.500 voti potranno candidare al FAI un progetto per la valorizzazione.

Che posizione ha raggiunto il nostro luogo del cuore?

L’Abbazia di Kàlena, in agro di Peschici (Foggia), ha ottenuto 3.082 voti, posizionandosi:

  • al 181° posto nella classifica generale;
  • al 6° posto a livello nazionale nella categoria abbazie;
  • al 2° posto in Puglia nella stessa categoria.

Un risultato significativo, frutto dell’impegno collettivo.

Un grazie a chi ha sostenuto Kalena

Dal 2004 chiediamo ai nostri sostenitori di votare per l’Abbazia di Kàlena come “Luogo del Cuore” e anche quest’anno la partecipazione è stata generosa.

Un ringraziamento speciale va a:

  • Gino De Luca, pugliese residente a La Spezia, impegnato da sempre nella difesa del territorio, che ha coinvolto numerosi amici liguri, tra cui i sostenitori del Comitato Chiesa di San Giorgio – Tellaro (3° classificato), con cui ci siamo gemellati.
  • Giovanna Iervolino, Maestra Orafa e attivista del Comitato “Salviamo Kalena”, che ha messo a disposizione il suo negozio come punto di raccolta, sensibilizzando alla raccolta  firme. Il suo merito è di aver

realizzato uno splendido gioiello in argento in omaggio alla Madonna Orante dell’Abbazia.

  • Stefano Biscotti, responsabile della Biblioteca comunale di Peschici, per aver coinvolto gli utenti nella raccolta voti.
  • Antonio Teriaca, sanseverese residente a La Spezia, per il contributo nella raccolta firme.

Grazie anche ai Dirigenti scolastici e alle Docenti che hanno sensibilizzato gli studenti delle Scuole del territorio:

  • Prof.ssa Lucrezia D’Errico (Omnicomprensivo “Giuseppe Libetta”, Peschici);
  • Prof.ssa Claudia Zilletti (IIS “Fraccacreta”, San Severo);
  • Prof.ssa Natia Merlino (Liceo “Checchia Rispoli Tondi”, San Severo);
  • Prof.sse Rosanna Santoro e Maria Grazia Bocale (Omnicomprensivo “Mauro Del Giudice”, Rodi Garganico).

Un ringraziamento anche

  • a Billa Consiglio (Club Unesco Foggia),
  • a Annalucia De Seriis (Referente FAI – Gruppo Scuole Capitanata
  • a Claudio Lecci che ha realizzato una serie di racconti e di podcast su Kalena.

Infine, un grazie particolare al “Centro Studi Giuseppe Martella” di Peschici, alla Società  di Storia Patria (sezioni Gargano e Foggia), a Carta di Calenella’ 21.

Grazie di cuore a tutti gli Organi di Stampa che hanno sostenuto (alcuni  dal lontano 2002) la campagna a favore del restauro e della fruizione dell’abbazia di Kàlena.

Grazie soprattutto a tutti i sostenitori, e sono tanti, che hanno firmato le schede cartacee o votato online.

L’Abbazia di Kàlena: il nostro luogo del cuore

Situata nei pressi di Peschici (Foggia), l’Abbazia di Santa Maria di Kàlena è un prezioso esempio di architettura medievale, con due chiese dedicate alla “Natività della Madonna”:

  • una di tradizione pugliese, con cupole “in asse” e volte a semibotte;
  • l’altra di ispirazione borgognona, con influenze europee ed extraeuropee.

Notizie storiche:

  • attestata già nel 1023;
  • gestita prima dai Benedettini, poi dai Cistercensi (1237) e infine dai Canonici Regolari Lateranensi (1446);
  • importante centro religioso, economico e culturale del Gargano.

Elementi architettonici:

  • mura di cinta, due chiese, chiostro, pozzo (1561);
  • capitolo e dormitori;
  • raro bassorilievo della Madonna Orante del 1393 sul campanile a vela.

Un patrimonio in pericolo

Nonostante il riconoscimento come monumento nazionale, l’Abbazia versa da anni in grave stato di degrado:

  • la chiesa nuova è priva di copertura;
  • quella più antica è ridotta a deposito;
  • capitelli e affreschi sono danneggiati da intemperie e umidità;
  • il campanile a vela è pericolante.

Ad oggi, nonostante le pressioni dell’opinione pubblica, non si sono registrati interventi strutturali rilevanti da parte delle Istituzioni e degli Enti preposti alla tutela.

L’Abbazia è chiusa al pubblico, ma la Pro Loco di Peschici organizza visite guidate estive su prenotazione.

Ogni 8 settembre, la chiesa Matrice dopo la santa messa in onore della Madonna di Kalena, promuove un “cammino” con la recita del Rosario nei pressi dell’Abbazia.

La comunità di Peschici è profondamente legata a Kalena e chiede con forza un intervento concreto del Ministero della Cultura, del Comune di Peschici e degli Enti competenti. Un’azione che finora è purtroppo mancata.

Prof.ssa Teresa Maria Rauzino

Presidente Centro Studi “Giuseppe Martella” di Peschici promotrice del

Comitato “Salviamo Kalena!”

 Link al Luogo del Cuore – Abbazia di Kàlena:

https://fondoambiente.it/luoghi/abbazia-di-kalena?ldc

Il complesso badiale benedettino di Kàlena, situato in prossimità di Peschici (Foggia), presenta due chiese intitolate alla Madonna delle Grazie, ed è un’importante testimonianza dell’architettura romanica internazionale. Fonti scritte attestano la sua esistenza già nell’XI sec.; il luogo fu retto dai Benedettini, a cui subentrarono i Cistercensi nel 1255 e i Canonici Regolari Lateranensi nel 1412.

Questo complesso esercitava un forte ascendente su tutto il Gargano, tanto da richiamare l’attenzione di uno dei centri nevralgici della cultura italiana altomedievale, l’abbazia di Montecassino. Dopo un periodo florido, l’Abbazia cominciò a decadere nella seconda metà del Quattrocento.

Da un punto di vista architettonico, la struttura di Santa Maria di Kàlena risulta particolarmente stratificata: ad oggi dell’Abbazia rimangono per lo più le mura di cinta, ciò che resta del chiostro, il pozzo del 1561, la fabbrica del capitolo e dei dormitori e le due chiese, a una delle quali manca la copertura, mettendo in evidenza capitelli ed affreschi che le intemperie e l’umidità stanno lentamente cancellando.

Attualmente l’Abbazia è sempre chiusa al pubblico, salvo l’8 di settembre quando il Capitolo e la popolazione organizzano un “cammino verso Kàlena” con recita del Santo Rosario nei pressi del luogo. Kàlena versa da anni in stato di grave degrado.

Di proprietà privata, non ha subito in tutti questi anni interventi di recupero importanti, nonostante il pressing sulle Istituzioni preposte alla tutela. Da ricordare solo un’ingiunzione in tal senso da parte della Sovrintendenza ai Beni architettonici di Foggia, che effettuò alcuni sopralluoghi nel 2012 e in anni più recenti.

 I cittadini sono molto affezionati all’Abbazia e vorrebbero garantirne il recupero e la valorizzazione. Infatti l’Abbazia dal 2004 viene segnalata dal Centro Studi Giuseppe Martella al censimento dei luoghi del cuore del FAI. Alla voce degli studiosi e della popolazione si è unita quella dell’Arcivescovo emerito di Lecce, monsignor Domenico D’Ambrosio, che inviò un accorato appello al Ministro dei Beni Culturali Franceschini. Finora inascoltato.