Il turismo naturalistico e d’avventura si conferma uno dei motori di sviluppo sostenibile per la Puglia e per l’intero Paese. Un settore che, a livello globale, supererà i 1.000 miliardi di dollari entro il 2030 (erano 366 miliardi nel 2022), con 70 milioni di euro stimati in Italia e una crescita annua del 18%.
«Una doppia risorsa, perché sostiene l’economia e tutela gli ecosistemi», ha detto la presidente di Unioncamere Puglia, Luciana Di Bisceglie, aprendo il forum “Green On – Il turismo naturalistico: casi di successo nazionale e trend futuri globali”, organizzato da Unioncamere Puglia/Enterprise Europe Network (EEN) nella Masseria San Giovanni “I luoghi di Pitti” ad Altamura. L’evento, introdotto dal segretario generale di Unioncamere Puglia, Luigi Triggiani, ha visto la presenza di oltre 200 operatori del settore.
Per la Puglia, che conta 19 aree protette (pari al 13,8% del territorio) e 2.200 km di cammini già censiti, «la costruzione dei prodotti turistici, insieme alla governance, è un tema centrale e la Regione Puglia sta fortemente investendo in questo senso», ha dichiarato l’assessore al Turismo, Gianfranco Lopane, intervenuto all’incontro.
«I prodotti turistici si costruiscono sul territorio – ha sottolineato – insieme agli operatori. Ci troviamo già in una condizione in cui il 40% delle presenze turistiche in Puglia sono internazionali e quindi siamo impegnati con una serie di azioni nella diversificazione dell’offerta in termini di internazionalizzazione, ampliando quanto più possibile la stagione turistica nel corso dell’anno e avendo ben presente che il mare non è un prodotto turistico secco, ma si apre all’integrazione con tutte le possibili declinazioni dell’outdoor».