Menu Chiudi

“Mare Monstrum”, Foggia tra le province più colpite dai reati ambientali: 514 infrazioni accertate

Il report di Legambiente fotografa un’Italia costiera sotto assedio. Cementificazione illegale, inquinamento e abusi tra i crimini più diffusi. In Puglia oltre 1.200 reati, seconda solo alla Campania.

Foggia torna sotto i riflettori nel rapporto annuale di Legambiente “Mare Monstrum 2024”, che anticipa la partenza delle campagne Goletta Verde e Goletta dei Laghi previste per il 23 giugno. La provincia dauna si piazza tra le dieci più colpite d’Italia con 514 reati ambientali gravi accertati lungo le coste, un dato che conferma la vulnerabilità del territorio al sacco del mare.

Secondo il dossier, nel 2024 sono stati 10.332 i reati ambientali commessi nelle regioni costiere italiane, pari a una media di 28 al giorno. Tra le infrazioni più diffuse: costruzioni abusive, occupazioni illecite del demanio marittimo, appalti truccati, mala depurazione, discariche abusive e inquinamento da microplastiche.

A livello regionale, la Puglia si conferma seconda in Italia per numero di reati ambientali sul mare con 1.219 infrazioni, pari all’11,8% del totale nazionale, sebbene in calo rispetto ai 1.442 del 2023. Precede la Sicilia e segue la Campania, che guida la classifica con 1.840 reati accertati. Nella top ten anche la provincia di Bari con 724 illeciti, mentre Foggiacon 514 violazioni si attesta tra le aree più critiche.

Nel complesso, il 2024 ha visto un aumento dei controlli (+6%) da parte delle forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto, ma anche un significativo balzo in avanti delle sanzioni amministrative, salite a 28.030 per un valore economico complessivo di oltre 53 milioni di euro. In calo, invece, le denunce (-5,7%), gli arresti (-42,9%) e i sequestri (-35,5%).

Come ogni anno, il report lancia anche un segnale positivo: la mobilitazione attraverso le campagne Goletta Verde e Goletta dei Laghi, che quest’anno compiono rispettivamente la 39esima e la 20esima edizione. Il viaggio toccherà numerose località costiere tra giugno e agosto, promuovendo temi come la tutela della biodiversità, le energie rinnovabili, la depurazione, il turismo sostenibile e l’adattamento climatico.

Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, avverte: “Non possiamo più permetterci ritardi sul trattamento delle acque reflue. La nuova direttiva europea alza l’asticella e l’Italia deve adeguarsi. È un obbligo, ma soprattutto una priorità per la salute dei nostri mari, delle risorse idriche interne e dei cittadini”.

Foggia, con la sua lunga costa e le sue fragilità strutturali, è chiamata a fare la sua parte, nel segno della legalità, della prevenzione e dell’educazione ambientale. Perché difendere il mare, oggi più che mai, significa proteggere il futuro del territorio.