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DESERTO SANITARIO RIVEDERE IL CONCETTO DI POLITICA

Sono passati più di due mesi dalla grande manifestazione cittadina del 4 Aprile e il sogno che avevamo è svanito nel nulla con nostra grande delusione e grande rammarico perché la politica che governa la regione Puglia ha reagito nel modo peggiore: il silenzio e l’assenza di risposte… Cioè il modo più sperimentato per i governanti di spegnere il fuoco e addormentare le coscienze. Poi ci lamentiamo dei giovani che non fanno politica e sulla violenza nelle manifestazioni.

Fra un po’ si voterà e ci chiederanno il consenso e il voto. Con quale pudore si avvicineranno a noi e si presenteranno agli elettori di Vieste (sappiamo che ci sono già i primi movimenti di aggancio) e cosa diranno per giustificare il deserto sanitario e il silenzio che hanno manifestato alle iniziative svolte dai cittadini (più di 5800 firme raccolte e grande manifestazione cittadina con più di

1000 partecipanti). Sgradevole è anche l’atteggiamento del politico che in questi anni nulla ha fatto e improvvisamente si erge a paladino della risoluzione del dramma della desertificazione sanitaria per voler apparire come unico titolato, tacendo l’azione di popolo che c’è stato, perciò silenziando tale movimento come se nulla fosse successo in questi mesi.

In conclusione il tema della sanità negata a Vieste come anche nel Gargano nord viene dal mondo politico silenziato o manipolato ma non affrontato e risolto, questa è la politica che non vogliamo. Ci sembra che le esigenze e i bisogni utili per la gente diventano temi di consenso elettorale e non motivo di battaglia per la risoluzione. Vogliamo che la politica sia quell’attività in cui ci sia servizio verso la gente e verso il popolo e non

gestione del potere e soprattutto del proprio potere. Siamo delusi, amareggiati, sconfortati e depressi e perciò ci siamo presi una pausa di riflessione e abbiamo detto che se finora il metodo di lotta PER aveva un senso da adesso dobbiamo cambiare metodo per fare una battaglia CONTRO. CONTRO questo modo di far politica per sè invece che per la collettività, per migliorare la nostra società.

CONTRO i politici interessati al proprio successo personale e poco attenti ai bisogni della gente e del proprio territorio. CONTRO la politica affaristica e personalistica che distrugge qualsiasi spinta morale utile al cambiamento. Qualche giorno fa c’è stato l’anniversario della morte di Berlinguer e ho riflettuto sulla diversità nel fare politica ed essere politici. Abbiamo un desiderio con il rischio di un insuccesso ma con la voglia di tentare: vogliamo organizzare degli “inCONTRO” sui diritti negati a noi cittadini a cominciare dalla sanità negata. Vogliamo incontrare più gente possibile, più giovani, per iniziare un percorso di rivoluzione gentile e di rivedere il concetto di politica. Noi vogliamo continuare a sperare, aggregare e coinvolgere, come abbiamo fatto con il tema della SANITÀ NEGATA NEL NOSTRO TERRITORIO.

giovanni denittis

presidente dell’associazione “la sanità negata a vieste”

Logbook – giornale di bordo