«Elly, allora che facciamo in Puglia?». Quale occasione migliore di ima lunga giornata della Summer school Pd a Bruxelles per parlare del futuro e delle regionali con la leader Schlein? Domani l’eurodeputato Antonio Decaro sarà nella capitale belga per l’evento «Tutta un’altra Europa», una quattro giorni formativa rivolta ai giovani dem in Ue. Ci saranno più di trecento ragazzi che parteciperanno a 2 plenarie e 22 workshop durante i quali si potranno confrontare con circa 100 relatori tra Commissari Europei, dirigenti delle istituzioni europee, esperti, stakeholders e giornalisti. Il leader barese interverrà in due panel, il primo sui fondi per i territori e il secondo sulla resilienza idrica (tema sui cui si sta impegnando a fondo).
Decaro, a latere di questo evento, avrà modo di dialogare con la Schlein sui nodi insoluti verso le prossime elezioni pugliesi: la costruzione della nuova coalizione (la leader è «testardamente unitaria» ma i contiani reclamano la loro indipendenza), la selezione dei consiglieri uscenti (ci sono casi spinosi come quello dell’ex capogruppo dem Filippo Caracciolo, sostenuto da tanti dem di Bar
letta e Andria, e dalla civica federiciana Andria Lab), nonché la doppia candidatura degli ex governatori Michele Emiliano e Nichi Vendola. E proprio sulla presenza nelle liste dei due pesi massimi, l’ex sindaco di Bari ha più volte espresso in privato forti riserve sul piano politico, mentre sul piano elettorale è indiscutibile che il loro apporto in termini di voti sarebbe straordinariamente rilevante.
In sede europea, infine, la Schlein e Decaro, insieme a Nicola Zingaretti (capo delegazione) e a Stefano Bonaccini (presidente dell’assemblea nazionale) potranno anche chiarire nuovamente il posizionamento del partito su Rearm e fondi del Pnrr per la Difesa, temi sui quali hanno rivisto le iniziali intransigenze per votare insieme (in due occasioni) con il Ppe e i sovranisti di Fdi.
Sull’approvazione della delibera per la proroga del Pnrr per 18 mesi, i dem sottolineano ancora l’ostilità per la destinazione a progetti per la Difesa, facendo proprie le istanze dei sindaci che vogliono completare i propri progetti avviati. Ma agli atti, come per il rallentamento delle sanzioni per la transizione green, resta il voto del Pd sui documenti finali, sottoscritti e sostenuti anche dalle destre. La composizione di una forte alleanza progressista tra dem, Avs e 5S, passa anche dalla condivisione di una piattaforma programmatica comune.
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