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DOMENICA 29 GIUGNO A TORREMAGGIORE IL MORSO DELLA TARANTA. TARANTA, PIZZICA E TAMBURI

Màngano “Ambasciatore del folk pugliese nel Mondo” in occasione dei suoi 40 anni di carriera , domenica 29 giugno in piazza Mazzini alle ore 19,30 a Torremaggiore ci sarà uno spettacolo di tradizioni popolari legato al rito della taranta, in occasione delle celebrazioni per San Sabino, ci sarà la prima edizione della “Festa del Grano”. Sulla scena Mangano Folk Band e i Danzanova .

Il suo nome infatti oggi appare inserito nei testi di numerosi studiosi della materia, e da anni è ormai rientrato a far parte di quella ristretta cerchia di studiosi della cultura popolare del centro-meridione. Ha portato dal 1985 con la sua associazione e compagnia di danza e musica popolare, La Bella Cumpagnie – Cultura Etnica Popolare Garganica – Danzanova Folk la cultura popolare centro meridionale in tutto il mondo , tanto da ottenere dalla Regione Puglia nell’anno 2000 il riconoscimento di Ambasciatore del Folk Pugliese nel Mondo.

La musica e la danza di Màngano è un mix tra la Taranta più ossessiva, atmosfere celtiche e la grande adrenalina del Rock. Il ritmo ipnotico, l’incredibile virtuosismo vocale e strumentale ed il fascino scenico delle ballerine hanno creato uno standard assoluto di TARANTELLA & PIZZICA che rappresenta oggi la massima espressione del genere Taranta.

La Band compie un vero e proprio viaggio nella danza che parte dalla tarantella classica del Gargano incentrata sul sonetto fino ad approdare al Salento con l’antico rito della taranta. Nell’occasione lo studioso Maestro Màngano con la sua compagnia ripercorrerà il viaggio di Ernesto De Martino con la Terra del Rimorso legato al Morso della Trantola durante la raccolta del grano. La festa del grano con il rito della taranta è una tradizione del sud Italia che combina la celebrazione del grano con il culto del tarantismo, un fenomeno popolare legato al morso della tarantola. 

Il rito della taranta, o pizzica tarantata, è un’antica forma di guarigione che coinvolge musica, danza e colori, e che si svolge spesso durante le feste legate al grano. In molte località del Salento, della Daunia e della Basilicata ma anche in Sicilia, la fine della mietitura del grano viene celebrata con feste che includono la sfilata di carri allegorici addobbati con spighe di grano e la rievocazione di antichi riti legati alla terra. 

Queste feste rappresentano un momento di condivisione e di ringraziamento per il raccolto, oltre che un’occasione per riscoprire le tradizioni rurali. Il tarantismo era una credenza popolare secondo cui il morso di un ragno, la tarantola, causava uno stato di malessere, curabile attraverso la musica e la danza. La pizzica tarantata, un ritmo frenetico della tarantella, veniva suonata per far ballare la “tarantata” fino allo sfinimento, credendo che il ragno si consumasse insieme a lei.

Il rito era spesso legato alla figura di San Paolo che cade il 29 Giugno a cui le tarantate si rivolgevano per la guarigione, e veniva celebrato nella chiesa di San Paolo a Galatina (Salento). Le feste del grano, in alcune zone, potevano essere l’occasione per celebrare anche il rito della taranta, con la partecipazione di tarantate che cercavano guarigione o ringraziavano il Santo.

La musica e la danza, elementi centrali del rito della taranta, facevano parte della cultura popolare legata al mondo contadino e al lavoro nei campi, quindi si intrecciavano con le feste del grano. In sintesi, la festa del grano e il rito della taranta sono due tradizioni distinte ma spesso connesse, che riflettono la cultura e le credenze popolari del Su Italia, legate alla terra, al lavoro e alla guarigione. 

maria assunta marangelli