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L’ONNIPRESENZA DI MANILA GORIO: TALK SHOW, FONDI PUBBLICI E OSPITATE NEI COMUNI DEL FOGGIANO

Dalle piazze semivuote di Vieste ai riflettori di San Marco in Lamis: la parabola di una conduttrice controversa tra passerelle istituzionali e serate poco partecipate.

C’è un volto che da qualche anno aleggia con frequenza inquietante nei cartelloni di eventi patrocinati da Comuni pugliesi, soprattutto nel Foggiano. È quello di Manila Gorio, conduttrice televisiva transgender di origini pugliesi, dall’approccio sempre autoreferenziale, già vista sugli schermi di Antenna Sud, con un passato tra i provini di “Uomini e Donne” e “Grande Fratello” e ospitate da Barbara D’Urso, e oggi alla guida dell’emittente “Political TV”, con sede a Turi. Una tv semisconosciuta ai più, ma che gode di una curiosa visibilità istituzionale, tanto da essere sistematicamente presente accanto a sindaci, assessori, ex candidati e personalità pubbliche del territorio.

La sua partecipazione a eventi ufficiali è costante, spesso circondata da figure discusse come Piero Paciello, direttore de l’Attacco. Nulla di illegale, certo, ma i contorni meritano attenzione: perché Gorio, con la sua tv praticamente invisibile all’Auditel, è chiamata a condurre e coprire eventi finanziati con soldi pubblici? E perché viene accolta da amministrazioni locali con entusiasmo nonostante una partecipazione effettiva spesso deludente?

È quanto accaduto a Vieste lo scorso 2 giugno, durante l’evento “Disobbedite” in corso Fazzini, organizzato sotto forma di talk show e condotto da Manila Gorio. Secondo la delibera n. 120 della Giunta Comunale del 13 maggio 2025, il Comune ha approvato lo stanziamento di ben 36.600 euro (30.000 + IVA) a favore dell’associazione “Produzione Italia”, presieduta dalla stessa Gorio, per la realizzazione dello spettacolo. Il tema annunciato: i danni psicologici dell’uso dei social tra i giovani, con ospiti dal curriculum importante come Michele Mirabella, Antonella Boralevi, Fabrizio Pregliasco.

Tutto molto nobile, sulla carta. Eppure la realtà è apparsa ben diversa. Le immagini diffuse dall’organizzazione – che il Comune ha ringraziato pubblicamente per l’“ampia copertura mediatica” – mostrano quasi esclusivamente il palco e gli ospiti. Il pubblico, invece, non si vede quasi mai. Chi c’era racconta di una piazza semi deserta, con non più di 150 spettatori. E la cifra investita, in rapporto all’effettiva riuscita, grida allo spreco. A sottolinearlo, nei giorni scorsi, è stato anche il direttore del TgNorba Enzo Magistà, che ha denunciato apertamente finanziamenti pubblici per eventi flop. “Ci sono Comuni che buttano soldi con l’ansia di offrire ogni sera eventi in piazza ai turisti. Le amministrazioni comunali finanziano l’impossibile. Vieste ha pagato 30mila euro un talk show al quale hanno assistito 150 persone“.

E non finisce qui. I prossimi 19 e 20 luglio, Gorio sarà la presentatrice di due serate, una con Luca Palamara e Sergio Rubini (sarà presente anche l’immancabile Paciello) e l’altra in occasione del talk “Sanmarkè Fest – Il Festival delle Radici”, ancora una volta con nomi di peso in scaletta: Giuseppe Brindisi, Francesco Giorgino, Attilio Romita, Marco Montrone. Nel corso della serata saranno anche consegnati premi a esponenti di spicco del mondo economico e associativo, tra cui Mario Cera (Fondazione Monte Lombardia), Emiliano Manfredonia (presidente nazionale ACLI), e Lorenzo Villani (Bank of America Merrill Lynch).

Ma il nodo resta sempre lo stesso: chi controlla davvero l’efficacia e la trasparenza di questi eventi? E soprattutto, come viene valutato il ritorno per la collettività a fronte di spese sempre più generose?

Negli ultimi anni, Manila Gorio è comparsa ovunque nel Foggiano: a fianco dell’ex sindaco di Manfredonia Gianni Rotice, dell’ex primo cittadino di San Giovanni Rotondo Michele Crisetti, e oggi a fianco di nuove amministrazioni. Sempre con la sua tv al seguito, sempre con coperture che finiscono sui suoi profili social o su canali poco tracciabili.

Più che un caso, ormai è un metodo. Un cortocircuito tra comunicazione e visibilità, dove la sostanza – ovvero il coinvolgimento reale dei cittadini – spesso latita. E mentre in tanti si chiedono perché Pugliapromozione non sostenga appuntamenti culturali di vero rilievo, le piazze si svuotano davanti a talk patinati e costosi, con relatori più o meno noti e spettatori invisibili. E con Gorio sempre al centro della scena.

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