Sulla ‘sanità negata’ a Vieste è scontro: Luigi Demaria dei Fratelli d’Italia, Vincenzo Disanti di Con Mariateresa Bevilacqua di Noi Moderati, Giuseppe Caruso di Alternativa Popolare e Gianni Medina di ‘Lega Vieste Progetto Comune’ attaccano il sindaco Giuseppe Nobiletti per “le soluzioni ridicole e inefficaci proposte, attraverso le quali il primo cittadino, nonché presidente della Provincia di Foggia, ha affrontato l’emergenza del servizio 118 e la carenza di assistenza sanitari nella città del faro , “catastrofica e vergognosa”, che ad agosto arriva a sfiorare le 150mila presenze.
Per gli esponenti di opposizione al governo cittadino, le soluzioni avanzate, “gettate lì senza il minimo confronto istituzionale”, dimostrerebbe uno scarso livello di preparazione del sindaco in materia sanitaria, che a loro dire, fin dal primo, drammatico segnale di depotenziamento del nostro ex Pronto Soccorso, si sarebbe trincerato dietro la patetica scusa che il Comune non avesse alcuna competenza sanitaria. “Menzogna che ha permesso alla dirigenza regionale di smantellare impunemente il nostro diritto alla salute”.
Il sindaco, dicono, dovrebbe assumersi la responsabilità politica e amministrativa del disastro: “Le proposte di qualche medico in più, di alloggi per gli specialisti, elicotteri e incentivi, non sono soluzioni, ma misere pezze che non scalfiscono minimamente la radice di un problema che sta distruggendo la nostra comunità. Vieste, una perla turistica che d’estate esplode di presenze, non può e non deve accontentarsi di queste elemosine. Siamo stanchi delle promesse vuote, delle “soluzioni tampone” che, nel concreto, non hanno risolto un bel niente” denunciano.
E aggiungono: “Una sola ambulanza e un medico ‘a intermittenza’: una vergogna inaudita per una civiltà che si definisce tale, un insulto alla dignità di una località turistica di fama nazionale. Le proposte del sindaco altro non sono che un disperato tentativo di tappare falle in un sistema che ha contribuito a indebolire. Non ci servono elemosine o incentivi che non garantiscono nulla. La vera, unica battaglia è per il nostro sacrosanto diritto alla salute, un diritto che ci è stato calpestato”.
Per questo, gli scriventi, con la massima forza e determinazione, ribadiscono la sola soluzione accettabile, ossia la conversione immediata del punto di primo intervento in un pronto soccorso ospedaliero, come previsto dal D.M. 70/2015, pienamente funzionante, con personale e attrezzature adeguate: “Solo così è possibile garantire una risposta rapida ed efficace alle emergenze, offrendo ai cittadini e ai turisti la sicurezza sanitaria che gli è stata indegnamente negata. È ora di finirla con le logiche emergenziali! L’Amministrazione comunale e la Regione Puglia devono svegliarsi e investire seriamente nella sanità territoriale con provvedimenti definitivi e non più procrastinabili. Basta considerarci cittadini di serie B in tema di assistenza sanitaria. Il nostro diritto alla salute non è negoziabile!”.
Luigi Demaria dei Fratelli d’Italia,
Vincenzo Disanti di Con
Mariateresa Bevilacqua di Noi Moderati,
Giuseppe Caruso di Alternativa Popolare
Gianni Medina di ‘Lega Vieste Progetto Comune