A che punto i lavori sulla strada Anas 89, detta significativamente “Garganica” per essere l’arteria che da Foggia si inerpica sul promontorio garganico. E in modo particolare del tratto Foggia-Manfredonia, trafficatissimo tant’è che sono frequenti gli incidenti stradali, anche mortali?
Una pericolosità ampiamente riconosciuta sin dal 2017 allorquando il CIPE con delibera n. 65 del 7 agosto, approva lo schema di Contratto di programma 2016-2020 tra MIT e Anas, che prevedeva rintervento sulla SS 89 Garganica, di lavori di razionalizzazione delle viabilità di San Giovanni Rotondo e realizzazione dell’asta di collegamento con il Capoluogo e Manfredonia.
«Con un costo di 67.842.322 euro interamente finanziato», si precisava. Sono trascorsi otto anni senza che quella bella delibera, ancorché ripetutamente richiamata ed esibita, abbia trovato la benché minima esecuzione. Tutto è rimasto come era. Traffico in difficoltà e incidenti a catena. Però sono stati rinnovati impegni e delibere che ripetevano le medesime indicazioni. E dunque 2019: delibera del CIPE n. 36 del 24 luglio 2019 che approvava l’aggiornamento del Contratto di programma 2016-2020 tra MIT e ANAS con il medesimo oggetto (il costo veniva arrotondato a 68.000.000 euro); maggio 2022: le competenti Commissioni di Camera e Senato, approvano pareri favorevoli sugli interventi strutturali sulla SS89, viabilità San Giovanni Rotondo – Manfredonia; dicembre 2022, l’ANAC ribadisce la realizzazione viabilità San Giovanni Rotondo e collegamento con Manfredonia; stessi impegni ribaditi con gli atti di aprile 2023, agosto 2023, agosto 2024.
In concreto non è successo nulla. Il traffico sul tratto Foggia-Manfredonia è rimasto sempre più a rischio evidenziato da paurosi incidenti specie nel tratto prospiciente alla Abbazia di San Leonardo, sul quale ce n’è sono stati anche mortali. Senza esiti sono rimasti le proteste (si è costituito anche un Comitato civico) e le cronache degli incidenti.
L’arcano si infrange nella primavera 2024 allorché l’Anas annuncia la realizzazione del progetto che prevede, nel tratto della SS89 da Amendola a Manfredonia, 1’ampliamento con carreggiate separate, la realizzazione di uno spartitraffico continuo, l’allargamento della sede stradale, un nuovo ponte sul Candelaro, un innesto stradale (complanari) per il santuario di San Leonardo, un tunnel pedonale per consentire l’attraversamento dal parcheggio di fronte all’Abbazia. La spesa prevista è di 160milioni di euro stanziati dal Governo e dal Patto per il Sud, 3 anni e mezzo la durata dei lavori. Una notizia che ha riaperto alla speranza che finalmente su quel tratto di strada statale sarebbero stati innestati moderni supporti di sicurezza che avrebbero assicurato una circolazione tranquilla.
Un anno è già trascorso e non si è visto nessun movimento. Neanche il ministro dei trasporti arrivato qua vicino, ne ha fatto cenno. Chissà se conosce le vicissitudini accumulatesi su quella strada Anas, e dunque la necessità e l’urgenza della esecuzione delle opere tanto solennemente promessi. Ma, cosa forse più grave, è che nessuno, ai vari livelli istituzionali, si è preoccupato di ricordarglielo.
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