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PUGLIA/ VERSO LE REGIONALI: CENTROSINISTRA IMPAZIENTE: I NOMI DI BOCCIA E PIEMONTESE SE SALTA DECARO

Crescono le fibrillazioni nel campo largo: se l’europarlamentare temporeggia, si fanno largo possibili alternative per la presidenza della Regione.

Mentre nel centrodestra si litiga sulle candidature in Veneto, è il centrosinistra a registrare le tensioni più forti in Puglia. Il governatore Michele Emiliano è al termine del suo mandato e il candidato naturale, almeno secondo i sondaggi e il gradimento interno, resta Antonio Decaro. L’ex primo cittadino di Bari oggi europarlamentare gode di un consenso plebiscitario, ma non ha ancora sciolto la riserva e continua a rinviare la decisione, frenato – secondo quanto riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno – da due motivi principali: la composizione delle liste e le nomine di fine legislatura.

Decaro infatti non vuole tra gli aspiranti consiglieri né Michele Emiliano né Nichi Vendola, e chiede garanzie precise sulle scelte da compiere prima della scadenza della consiliatura. Pur avendo ricevuto apertura dall’attuale presidente regionale sulla condivisione dei passaggi finali, Decaro non ha ancora trovato la quadra. E intanto il tempo stringe.

Se Decaro dovesse rifiutare, il Pd ha pronto un “piano B” che negli ultimi giorni ha iniziato a prendere forma più concreta. Il nome più quotato è quello di Francesco Boccia, capogruppo dem al Senato e già ministro per gli Affari regionali. Figura esperta, con solidi legami nel partito e nel territorio, Boccia viene considerato una garanzia di equilibrio.

Ma nelle ultime ore, come riferito da più fonti giornalistiche, si è tornato a parlare anche del foggiano Raffaele Piemontese, attuale vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità. Il suo nome circola nei retroscena da tempo, ma è riemerso con forza dopo i nuovi tentennamenti di Decaro. Piemontese rappresenterebbe una candidatura interna alla giunta uscente, con maggiore continuità rispetto al decarismo. Sarebbe il primo presidente foggiano dal 1970.

Elly Schlein è consapevole che la Puglia rappresenta una delle regioni chiave per consolidare l’esperimento del “campo largo”. Tuttavia, il ritardo sull’avvio della campagna elettorale comincia a preoccupare anche a Roma. Il pressing su Decaro perché sciolga la riserva si intensifica, ma finora non ha dato esito.

La speranza è che agosto porti consiglio. Secondo La Gazzetta del Mezzogiorno, i nodi principali dovrebbero essere affrontati a settembre, durante la festa regionale dell’Unità, promossa dal segretario regionale Domenico De Santis a Bisceglie. In quell’occasione si dovranno tirare le somme: o partire con la campagna elettorale ufficiale intorno al nome di Decaro, oppure avviare il piano alternativo. Il tempo per l’indecisione sta per scadere.