«Le olive prodotte in tutto il Gargano – anche nell’area di Cagnano Varano, dove è stato individuato un isolato focolaio di Xylella – sono perfettamente sane e possono essere molite senza alcun rischio, per ottenere un olio extravergine d’oliva tra i migliori degli ultimi anni».
A rassicurare produttori e consumatori è Angelo Miano, presidente provinciale di CIA Agricoltori Italiani Capitanata, che interviene per placare i timori diffusi dopo la scoperta di alcuni ulivi infetti nell’agro di Cagnano Varano.
«Il focolaio è assolutamente circoscritto – precisa Miano –. Il Gargano si estende per oltre duemila chilometri quadrati e il batterio ha interessato una porzione infinitesimale del territorio. La salubrità delle olive non è in alcun modo compromessa. Anzi, ci apprestiamo a vivere una campagna olivicola di grande abbondanza, con una produzione eccellente sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo».
Il Gargano, grazie alla sua particolare conformazione, alla biodiversità e alle condizioni climatiche ideali, rappresenta da sempre un’area d’eccellenza per la coltivazione dell’olivo. «Le varietà più diffuse sono l’Ogliarola Garganica e la Coratina» spiega Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Capitanata. «Ai frantoiani che dovessero nutrire timori dopo quanto accaduto a Cagnano, va ricordato che la zona interessata è estremamente limitata e già sottoposta a tutte le misure di contenimento e monitoraggio previste in un raggio di due chilometri. Nulla è cambiato rispetto all’elevata qualità delle olive prodotte in tutto il Gargano».
A confermare la solidità del comparto è anche Gennaro Sicolo, presidente nazionale di Italia Olivicola e presidente regionale di CIA Puglia:
«Anche quest’anno la Puglia, da nord a sud, si confermerà ai vertici nazionali per quantità e qualità di olive e oli extravergine prodotti. La Xylella va combattuta con determinazione, ma non deve generare allarmismi infondati. Le nostre aziende rispettano standard qualitativi e di sicurezza alimentare tra i più elevati al mondo».
Sicolo ribadisce infine la necessità di un intervento istituzionale deciso: «Serve un Commissario straordinario dotato di poteri e risorse adeguate, capace di agire con rapidità ed efficacia per arrestare l’avanzata del batterio e ripristinare il potenziale produttivo delle aree colpite».



