Quest’anno, stima Coldiretti, ci sarà una produzione di qualità eccellente ma quasi dimezzata, in calo del 48% anche per effetto della Xylella: circa 101mila tonnellate rispetto alle 194mila dell’annata precedente. «Intervenire tempestivamente è un richiamo allarmato che abbiamo ripetuto in questi anni per non mandare in fumo l’enorme patrimonio della Puglia», prosegue Muraglia, ricordando che «secondo lo studio e il monitoraggio del Cnr di Bari, la diffusione della malattia è passata dagli 8mila ettari del 2013 agli 8mila chilometri quadrati dell’attuale area demarcata». «Una vera e propria tempesta perfetta – aggiunge – con gli agricoltori senza reddito da ormai 7 anni, milioni di ulivi secchi, frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia, 5mila posti di lavoro persi nella filiera dell’olio extravergine di oliva, e un trend che rischia di diventare irreversibile».