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IL LIBRO DELLA SETTIMANA/ SMATRIMONIATI DI MASELLA MARIA GRAZIA

Di venti ne è rimasta solo una.

Delle venti specie prodotte dal genere Homo solo la specie “sapiens” si è evoluta sino ai giorni nostri; l’ultima, il Neanderthal, si è estinta circa quarantamila anni fa. Se siamo un’eccezione, qual è la spiegazione del nostro successo evolutivo? I paleoantropologi pensano che una delle principali ragioni della nostra longevità di specie sia da ricercare in quella particolare strategia socio-riproduttiva che chiamiamo “rapporto di coppia”. Ricevere in dote un organismo complesso è un grande vantaggio; ma anche un serio handicap. L’handicap, comune a tutte le specie dotate di organismo complesso, è quello di un lungo periodo di gestazione e sviluppo post-natale della prole, che nell’Homo sapiens dura in media 14-18 anni; un fattore altamente limitante che stabilisce una barriera al numero delle nascite per femmina e per generazione.

L’opzione per la monogamia e la vita di coppia ci ha permesso di assicurare cibo e cure parentali continue garantendo un buon livello di natalità di specie. Non soltanto: dalla famiglia alla casa stabile il passo è breve; e non è lungo nemmeno quello che conduce al villaggio, alle infrastrutture ed alla civiltà urbana.

La stessa sorte non ha gratificato gli altri primati rimasti fedeli al vecchio modello dell’accoppiamento occasionale e combattuto fra maschi rivali, lasciando poi la femmina sola nel prendersi cura dei piccoli.

Facile a dirsi; ma come fare per tenere insieme due animali predatori-raccoglitori, quindi necessitanti di territorio, non sempre mansueti? Semplice: con l’innamoramento,

ossia quel perdurante mix di attaccamento emozionale e attrazione sessuale che ha fatto della coppia sapiens una unità benedetta, riconosciuta e protetta da ordinamenti, religioni e galatei. Le culture hanno poi continuato l’opera dell’evoluzione con l’istituzione matrimoniale, la scuola e tutte le norme, internazionali e locali, a supporto e tutela della maternità e dell’infanzia.

Come mai allora l’istituzione matrimoniale è in crisi? Un’alta percentuale di coppie, dopo un tempo di convivenza più o meno lungo sperimentano l’incidente della separazione; talmente ricorrente che gli stati lo hanno ormai incorporato e regolamentato entro i propri ordinamenti giuridici.

“Smatrimoniati” (Luigi Pellegrini editore; 10€) di Maria Grazia Masella è una lucida perizia della scatola nera dell’istituzione matrimoniale; ma anche uno specchio che restituisce una più matura consapevolezza per chi voglia intraprendere o mantenere viva e vivace l’avventura matrimoniale e per chi opera nell’ambito dei servizi alla persona e all’istituzione famigliare.

Maria Grazia Masella riesce nella non semplice impresa di unificare con precisione stereometrica le competenze derivanti da una lunga esperienza di avvocato matrimonialista patrocinante in Cassazione e di “operatrice militante” in un ricco bouquet di consulenze, con una narrazione di grande godibilità.

Questo fa di “Smatrimoniati” il più aggiornato osservatorio sulla nostra maggiore istituzione civile e il più utile manuale per chi voglia impegnarsi nella manutenzione del proprio habitat famigliare.

Della stessa autrice: “Codice Quazel. Il diritto come una favola” (Pellegrini, 2018), “Il maleducato” (Calice, 2008) e “Dall’altare al tribunale” (Feltrinelli, 2003).

Smatrimoniati: che la buona sorte ti accompagni.