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Verso le Regionali/ Vendola: consultazioni in giornata

Nel Pdl 10 partiti e ‘presto il nome’ – Alle 16.30 gli esiti della verifica politica. Lunedì assemblea del Pd.

 

Regionali di marzo prossimo: il presidente della giunta regionale pugliese Vendola (Sinistra, Ecologia e Libertà) comincia oggi le consultazioni con i partiti del centrosinistra per il sostegno alla sua candidatura (primo incontro coi Verdi e nel pomeriggio una conferenza stampa).

Lunedì si riunisce l’assemblea del Pd che dovrebbe dare il consenso a Boccia. Il vero scoglio sono le Primarie: “superflue” per Boccia e irrinunciabili per Vendola: “Deve decidere il popolo”. Il Pdl, invece, ha fatto il punto su alleanze e programmi: “I nomi – ha spiegato il coordinatore regionale Amoruso – soltanto fra qualche giorno”. Di seguito una sintesi.

VENDOLA – Negli incontri con i partiti rimetterò al centro il tema della partecipazione popolare ai processi di scelta democratica. Le Primarie di cinque anni fa furono una novità dirompente che contribuì al riavvicinamento a dibattito e partecipazione politica di intere generazioni tagliate fuori dalla paralisi determinata da ceti politici spesso un po’ asfittici e privi di coraggio.

Ai partiti, inoltre, ricorderò la necessità di non tagliare fuori nessuno dalla coalizione che si sta formando. Senza né veti, né anatemi. BARI – Psdi, Mpa, Puglia Prima di Tutto, Partito Liberale Italiano, Le Destra di Storace, Dc di Pizza, Udeur, Partito Repubblicano Italiano, Movimento Schittulli, Fiamma Tricolore.

Sono 10 i partiti e i movimenti che hanno garantito il loro appoggio al Pdl pugliese per le prossime elezioni regionali. Oggi incontro ad hoc per il movimento Io Sud di Adriana Poli Bortone che non era alleato del centrodestra alle scorse amministrative. “Non c’è nessun problema interno – ha detto Amoruso – né tanto meno siamo succubi dell’Udc.

Il partito di Casini – ha continuato – ha fatto una sua scelta (sì all’eventuale candidatura di Boccia per il centrosinistra), noi ne prendiamo atto. A questo punto ci si impone come Pdl, come partiti che vicino al Pdl e con il Pdl amministrano e governano buona parte del territorio pugliese, la responsabilità di scegliere il candidato, senza chiudere la porta a nessuno. Se l’Udc – ha concluso – vorrà potrà anche un domani ritrovare una forma di dialogo.

E’ chiaro però che noi andremo avanti per la nostra strada”. In merito alla riunione che l’Udc ha tenuto a Roma: “So che è stata abbastanza vivace, e le posizioni emerse sono state diverse. C’è infatti una parte dell’Udc che voleva l’alleanza con il centrodestra. Poi che l’Udc scelga di stare con il centrodestra in Calabria, nel Lazio e in altre regioni, e non lo faccia in Puglia è un problema dell’Udc non nostro, che dovrà giustificare ai suoi elettori”.

L’incontro– ha aggiunto Amoruso – ha confermato che con tuti questi amici alleati, c’è ampia convergenza del percorso fin qui seguito dal Pdl. Ancora una volta il centrodestra ha privilegiato il confronto sui programmi rispetto allo scontro sui nomi come invece sta avvenendo da mesi nel centrosinistra”.

Il centrodestra non ha ancora scelto il nome del candidato che correrà per la presidenza della Regione Puglia a marzo, ma “ci vorranno ancora pochi giorni”, come ha assicurato Distaso – la campagna elettorale incombe – ha detto – e credo che tutti abbiamo il dovere di fare in fretta.

Una volta concluso il giro di consultazione sui programmi con i nostri alleati – ha aggiunto – incontreremo, con il coordinatore regionale e il ministro Fitto, i parlamentari e i consiglieri regionali del partito e individueremo il candidato presidente che sia la migliore sintesi tra le priorità programmatiche, le istanze di tutti gli alleati e l’esigenza avvertita da tutti i cittadini di rimandare a casa una sinistra spaccata, rissosa, preoccupata della propria sopravvivenza politica e assolutamente disinteressata ai problemi della Puglia e dei pugliesi.

Abbiamo però il dovere e l’obbligo nei confronti dei nostri elettori di andare avanti nelle nostre proposte, poi se il Pd dovesse ripensare una posizione che noi riteniamo profondamente sbagliata (quella di fare un’alleanza con il centrosinistra) allora forse ci saranno le condizioni per riparlarne.