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Gargano/ Ecco la mappa dell’abusivismo edilizio e del rischio idrogeologico

Peschici caso emblematico: i torrenti Ulse e S. Lucia asfaltati, il primo classificato come strada comunale, accesso per un villaggio.

 

Su chi ricadono le re­sponsabilità per i disa­stri causati dalla piena alluvionale che anziché scorrere dalla montagna fino al mare, ha invaso la città per­ché i canali ei torrenti sono stati occupati ed asfaltati? E’ emblematico il caso di Pe­schici, dove l’asfalto e il cemento hanno bloccato sia il canale Ulse che quello di S. Lucia. Nelle scorse ore sono volate le ­prime accuse e sta facendo discutere il j’accuse del sin­daco di Peschici Tavaglione e del presidente di Confedilizia Granata nei confronti dei Consorzi di bonifica. Ma se­condo alcuni beninformati, la situazione è ben diversa, se è vero che il torrente Ulse è stato utilizzato per decenni come "strada di accesso per raggiungere il villaggio More­sco", fino al punto di essere classificato come strada comunale". E’ possibile che sul Gargano i canali siano strade comuna­li? E’ stato chiaro sul punto anche il presidente del WWF Carlo Fierro: "Proprio a Pe­schici sono state realizzate centinaia di villette pratica­mente sulla battigia, definite eufemisticamente «bunga­low», Altro esempio eclatan­te è quello del canale Ulse, costruito dal Consorzio di Boni­fica del Gargano proprio nel territorio di Peschici. Lungo il costone del canale è sorto un intero quartiere rurale di dubbia legittimità". La questione è che il governo e la cura del territorio sono del tutto mancati. I numeri lo confermano. In primis, quel­li riproposti da Legambiente Puglia. In Puglia nel 78%’ dei Comuni sono presenti aree con diversa pericolosità idraulica o geomorfologica e i dati di Ecosistema Rischio 2013 confermano come sia ancora lunga la strada da percorrere per garantire la sicurezza della popolazione da frane e alluvioni. Solo il 38% dei Comuni pugliesi intervi­stati da Legambiente svolge un positivo lavoro di mitiga­zione del rischio idrogeologi­co. Molti sono ancora quelli che hanno abitazioni e fab­bricati industriali in aree a rischio ma pochissimi quelli che hanno intrapreso azioni di delocalizzazione per tute­lare il territorio e ridurre i pe­ricoli a cui sono esposti i cittadini. Mentre ammonta all’incre­dibile numero di 1746 viola­zioni il numero degli abusi edilizi commessi nella pro­vincia di Foggia nel qua­driennio 2010-2013.

L’incidenza del dato demo­grafico consegna il podio a Foggia con 713 abusi accertati, seguita da Manfredonia (264). Ecco il dato relativo agli altri Comuni colpiti dall’alluvio­ne e i lavori di mitigazione del rischio idrogeologico realiz­zati in corso o previsti da par­te del Consorzio di bonifica montana del Gargano.

San Giovanni Rotondo. Ter­zo posto con 135 abusi edilizi accertati per la città di San Pio, tra le più colpite dall’allu­vione e dalla fratte, tra i lavo­ri cantierabili in tempi brevi in attesa di finanziamento, il Consorzio di Bonifica montana del Gargano. S. Giovanni Rotondo. Terzo posto con 135 abusi edilizi accertati per la città di S. Pio, tra le più colpite dall’alluvione e dalla frane. Tra i lavori cantierabili in tempi brevi in attesa di finanziamento, il Consorzio ricorda quelli di sistemazione idraulica con tecniche di ingegneria naturalistica del torrente Portamisuso, per un importo complessivo di 1.800.000. Tra i progetti con finanziamenti già assentiti, in attesa di pare­ri (P.S.R. EE.A.S.R. Regione Puglia 2007-2013), gli inter­venti selvicolturali di preven­zione degli incendi boschivi e realizzazione di microinter­venti idraulico-forestali con tecniche di ingegneria naturalistica nella località "Valle Faina" E "Valle Scura" , per un importo complessivo di -, 395.964,11 – importo finan­ziato 307.672,46.

Vieste. Ben 112 abusi edilizi accertati dal 2010 al 2013 per la città del Pizzomunno, dove il Consorzio di bonifica ha ul­timato recentemente i lavori di sistemazione idraulica del torrente La Teglia 1° Stralcio, per un importo complessivo di 1.900.000; è programma­to per i prossimi anni il 2° stralcio per un importo com­plessivo di 3.750.000. E’ at­teso il finanziamento anche per il progetto definitivo di manutenzione straordinaria della rete scolante e delle opere complementari al pol­der di Molinella, per un im­porto complessivo di 1.097.924. Sono stati invece ultimati dal Consorzio i lavo­ri di ingegneria naturalistica per la difesa del suolo in aree percorse da incendio nei tor­renti "Macinino" e "Perazze­ta",’ dell’importo complessi­vo di 350.000. Il Consorzio di bonifica montana del Gar­gano è in attesa di pareri, infi­ne, per gli interventi selvicolturali di prevenzione degli in­cendi boschivi e realizzazio­ne di microinterventi idiauli­co-forestali con tecniche di ingegneria naturalistica in località "Valle La Baracca", per un importo complessivo di 407.877,58 – importo fìnanziato 307.625,40.

Peschici. Sono 64 gli abusi edilizi accertati nell’ultimo quadriennio. Qui il Consorzio di bonifica sta ultimando gli interventi di mitigazione del rischio idraulico del cana­le Ulse, per un importo com­plessivo di 500.000. E’ inve­ce un progetto cantierabile, in attesa di finanziamento, quello per la sistemazione idraulica atta a rimuovere lo stato di rischio delle aree interessate, dal torrente Ulse, per un importo complessivo, di 3.658.600.

Mattinata. 46 le violazioni ac­certate. Il Consorzio di bonifica qui sta ultimando i lavori per la sistemazione idraulica del tratto finale del vallone Mattinatella, per un importo complessivo di, 1.000.000. Si è invece in attesa di pareri (fi­nanziamenti già assentiti) per interventi selvicolturali di prevenzione degli incendi boschivi e realizzazione di microinterventi idraulico­ forestali con tecniche di inge­gneria naturalistica in locali­tà "Valle Della Vecchia", per un importo complessivo di 407.858,19 – importo finanziato 321.557.

San Marco in Lamis. Sono 24 gli abusi edilizi, accertati . nell’arco 2010-2013. Il Consorzio attende il finanzia­mento per il progetto di ma­nutenzione straordinaria dei valloni in agro dei Comuni di Rignano Garganico e di San Marco in Lamis, per un im­porto complessivo di 1.702.811, come pure per i la­vori di manutenzione del torrente Iana, per un importo complessivo di 419.000. E’ un progetto con finanzia­menti già assentiti, in attesa di pareri, quello relativo ad interventi selvicolturali di prevenzione degli incendi boschivi e realizzazione di microinterventi idraulico­forestali con tecniche di inge­gneria naturalistica nelle localita’ "Fajarama" e "Roggia la Vacca", per un importo, complessivo di 404.877,58- importo finanziato 133.740; come pure gli analoghi inter­venti nelle localita’ "Difesa San Matteo" E "Stignano", per un importo complessivo di 407.878,10 – importo fi­nanziato 302.180,67.

Carpino. 24 gli abusi edilizi accertati dal 2010 al 2013. Tra i progetti cantierabili in tem­pi brevi in attesa di finanzia­mento, quello del Consorzio di sistemazione idraulica/manutenzione straordinaria del torrente "Antonino" e "Correntino, per un importo complessivo di 3.322.000 (torrente Anto­nino 2.252.000 e temente Correntino 1.070.000).

Sannicandro Garganico. 31 le violazioni accertate. Il Consorzio di bonifica è in attesa di finanziamento per il proget­to delle opere di sistemazio­ne idraulica da eseguirsi nel bacino dei torrenti Vallona, Scarafone e Scalzacalzati, per un importo complessivo di 1.009.000. E’ un progetto con finanziamenti già assentiti, in attesa di pareri, quello rela­tivo ad interventi selvicoltu­rali e realizzazione di microinterventi idraulico- fore­stali nelle località "San Giuseppe" e "Vallone Scalzacal­zati", per un importo complessivo di 391.140,75- importo finanziato 274.706,72.

Lucia Piemontese
l’attacco