La mappatura della malattia è l’unico in Italia con una copertura regionale, articolato in sei sezioni.
Per scegliere bisogna conoscere, dicevano i filosofi greci epidemiologiche sui tumori è fondamentale per orientare la ricerca, sviluppare l’assistenza, supportare le politiche della salute e la programmazione sanitaria. Per questo l’Istituto Tumori "Giovanni Paolo II" di Bari ha deciso di investire in progetti di epidemiologia delle patologie tumorali. L’Istituto promuove attivamente lo studio dei tumori in Puglia con i fondi della ricerca corrente: una scelta di campo voluta dal direttore generale dell’istituto, professor Antonio Quaranta e dal direttore scientifico, dottor Attilio Guarini. L’Oncologico, infatti, ospita il centro di coordinamento del Registro Tumori Puglia. Istituito con delibera regionale nel 2008, il registro è l’unico in Italia con una copertura regionale, articolato in sei sezioni periferiche nelle ASL pugliesi e misura la mortalità e l’incidenza del cancro in modo omogeneo e standardizzato sul territorio, inoltre redige una relazione annuale sulla frequenza dei tumori in Puglia e sulle attività di prevenzione primaria e secondaria, in base alle quali individuare aree critiche e priorità di intervento. Anche gli ambienti di vita e di lavoro, infatti, possono determinare l’insorgenza delle neoplasie. Il registro tumori è uno strumento fondamentale per valutare l’efficacia dei programmi di screening, esami per la diagnosi precoce di tumori molto diffusi, come quelli del collo dell’utero, della mammella e del colon-retto. E’ possibile fare confronti tra le diverse aree della nostra regione, ed evidenziare eventuali condizioni di rischio in relazione a particolari fattori di-rischio o predisposizioni genetiche. Il Centro di coordinamento dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo il di Bari ospita l’architettura informatica del sistema e si occupa della valutazione della qualità dei dati, redazione di rapporti, conduzione di studi epidemiologici descrittivi e analitici, anche in collaborazione con altre strutture. Il Centro, inoltre, promuovere e pianifica attività di formazione e informazione sui rischi di cancerogenità, in collaborazione con i registri provinciali e fornisce il supporto metodologico alle Aziende sanitarie regionali per la garantire l’omogeneità e la confrontabilità dei dati. Le linee di indirizzo e di programmazione sono fornite dal Comitato Tecnico-Scientifico, presieduto dal professor Giorgio Assennato, direttore generale di ARPA Puglia, in cui siedono i direttori generali di tutte le aziende sanitarie pugliesi. I successi ottenuti sono anche il risultato delle importanti collaborazioni che il Registro ha promosso con le reti dei clinici più direttamente coinvolti, come ad esempio gli anatomopatologi: in Puglia si è investito sull’informatizzazione dei servizi di anatomia patologica che conferiscono i dati al centro di coordinamento, consentendo così di alimentare le basi dati di tutti i registri provinciali. Già dal 2013, sono stati raggiunti importanti obiettivi, come l’accreditamento nazionale AIRTUM (l’Associazione italiana dei registri tumori) delle sedi di Taranto, Lecce e BAT del Registro Tumori Puglia, e ciò ha indotto la Giunta puqliese a stabilire, unica in Italia, che l’attività di registrazione e codifica rappresenta nella nostra regione un compito ordinario e istituzionale di tutte le aziende ed enti del Sistema Sanitario Regionale.