L’olio spagnolo invade la Puglia: nel primo trimestre 2019 le importazioni dalla penisola iberica sono cresciute dell’89% mentre l’esportazione sulla rotta inversa è diminuita del 75%. La denuncia arriva da Coldiretti Puglia, che sollecita le forze dell’ordine a intensificare i controlli in materia, per verificare dove vada a finire una quantità così consistente. Il rischio concreto è che il prodotto estero venga spacciato per locale e che i consumatori vengano truffati. Non a caso, l’associazione di categoria invita i cittadini a prestare molta attenzione al momento dell’acquisto e a diffidare di prezzi troppo bassi, che sono allettanti ma costituiscono chiare spie di una possibile frode alimentare. «Bisogna fare attenzione ai prodotti venduti a meno di 7-8 euro al litro – spiega Coldiretti – che non coprono neanche i costi di produzione. È importante guardare con più attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine dop, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100% da olive italiane» Altro consiglio utile è quello di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, «nei frantoi o nei mercati di campagna amica dove è possibile assaggiare l’olio evo prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive». Ciò che è scritto sulle etichette, purtroppo, non sempre corrisponde al prodotto che si trova nelle bottiglie e il rischio più concreto è sugli scaffali della grande distribuzione. Soprattutto in un momento storico come Fattuale, in cui «la produzione di extravergine Made in Italy ha raggiunto i minimi storici a causa delle gelate di febbraio 2018 e degli effetti drammatici della Xylella, con il crollo in maniera incontrovertibile della produzione di olive di oltre il 60%», ha spiegato il presidente dell’associazione Savino Muraglia. «Finalmente è caduto il segreto di Stato sui prodotti stranieri che arrivano in Italia, grazie allo storico pronunciamento del Consiglio di Stato del 6 marzo 2019 sull’accesso ai dati – ha ricordato Muraglia – Un risultato storico, sollecitato da Coldiretti per mettere fíne all’inganno dei prodotti stranieri spacciati per italiani e consentire interventi più tempestivi in caso di allarmi alimentari». «La Puglia detiene un patrimonio di 60 milioni di ulivi su una superficie di 383.650 ettari, con una produzione lorda vendibile pari al 20% del totale del settore agricolo, per un valore di oltre 700 milioni di euro, così come il comparto partecipa alla composizione del pii dell’intera ricchezza regionale per il 3%- ha ricordato Coldiretti -. La Puglia olivicola produce oltre il 50% dell’olio extravergine made in Italy, per cui bisogna promuovere e far crescere la cultura dell’olio. Per questo è nata a Roma la Evoo School Italia, la scuola dell’olio promossa da Unaprol, Coldiretti e Campagna Amica: per formare professionisti del settore, supportare lo sviluppo delle aziende olivicole e dialogare con le istituzioni e con i consumatori».