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Anno scolastico 2008/2009: gli auguri del presidente Pepe e dell’assessore Consiglio

Il presidente della Provincia di Foggia, Antonio Pepe, e l’assessore provinciale alle Politiche Educative e Scolastiche, Billa Consiglio, in occasione dell’apertura dell’anno scolastico hanno inviato ai Dirigenti Scolastici degli Istituti di Capitanata una lettera di auguri. Nella lettera, l’On. Pepe e l’assessore Consiglio evidenziano l’importanza della Scuola nell’azione di rilancio della provincia di Foggia e nella costruzione di una classe dirigente in grado di affrontare da protagonista le sfide che i cambiamenti della società moderna impongono. ‘ Negli ultimi anni tanti sono stati i cambiamenti che hanno interessato la scuola italiana. Alcuni frutto delle riforme di organizzazione del sistema scolastico; altri conseguenza di una società che si è andata via via modificando. Questo secondo aspetto è di particolare rilevanza per le sfide che il mondo dell’istruzione ha di fronte a sè. Le evoluzioni di un mondo sempre più tecnologico e globalizzato, dove le distanze si accorciano ed i linguaggi si evolvono, necessita di una nuova impostazione complessiva. Serve in definitiva la capacità di saper stare da protagonisti dentro i processi del futuro, non perdendo però mai di vista il territorio e le sue vocazioni primarie, perchè l’antidoto contro gli effetti più deteriori della globalizzazione è appunto la tutela delle specificità territoriali. Alla classe dirigente del futuro della Capitanata serve un sistema dell’istruzione moderno, che consegni ai nostri ragazzi gli strumenti per essere protagonisti nell’Italia del domani: dalla conoscenza dei nuovi linguaggi fino ad una seria preparazione alle più recenti conquiste dell’informatica e delle scienza. E’ necessario, dunque, un salto di qualità significativo. Molta parte di questo lavoro è stato compiuto. Pur tra le tante difficoltà che il mondo della scuola ha attraversato e continua ad attraversare, abbiamo potuto toccare con mano i progressi fatti negli ultimi anni. Abbiamo potuto constatare che il nostro sistema dell’istruzione non può essere – come viene descritto da statistiche e sondaggi – il fanalino di coda dell’Europa. Questo è ancor più vero in Capitanata, una grande provincia del Meridione che deve avere l’ambizione di essere in prima fila nella grande sfida rappresentata dal riscatto del meridione. La crescita del Sud, infatti, non passa soltanto per formule di rilancio del sistema economico. Deve essere anche e soprattutto un riscatto delle menti; la costruzione attenta e meticolosa di una rinnovata attenzione per la preparazione delle generazioni del futuro. Accanto a questo, poi, serve un lavoro di riscoperta dello straordinario ed immenso patrimonio culturale della nostra Italia. Far sì che i nostri ragazzi percepiscano come un dovere ed insieme come motivo di orgoglio la conoscenza dell’arte, della letteratura, delle tradizioni e delle radici della nostra Nazione; della storia nazionale intesa come patrimonio comune e non come momento di divisione; è una delle missioni primarie a cui è chiamato oggi il mondo della scuola. Nel contempo, però, è oggi più che mai necessario riflettere su quello che la scuola può e deve rappresentare. Accanto al caposaldo dell’istruzione, va affiancato infatti quello dell’educazione. I sempre più numerosi fenomeni di bullismo e di devianza minorile sono la spia di un malessere sociale che proprio all’interno delle scuole deve iniziare ad essere combattuto e sconfitto. Gli istituti scolastici devono tornare ad essere palestre di vita oltre che luoghi di apprendimento. Devono tornare ad insegnare il rispetto per l’impegno civico, per valori quali la solidarietà e la passione civile. In tempi in cui purtroppo assistiamo ad un costante attacco a principi fondamentali della convivenza civile, siamo convinti che la scuola debba oggi più che mai sentire il peso del dovere di tornare a trasmettere il rispetto per le Istituzioni; solo antidoto alle degenerazioni che albergano in molta parte del mondo giovanile. Il ripristino del voto sulla condotta come elemento fondamentale per la valutazione finale è in questo senso un provvedimento che va nella direzione giusta. Sarebbe sbagliato infatti interpretarlo come un ostacolo alla libera espressione degli studenti. Esso intende semplicemente ripristinare il principio in base al quale alla scuola spetta la responsabilità di formare non solo intelligenze, ma di forgiare cittadini e uomini dell’Italia del domani. In questo compito – arduo sì, ma non impossibile – l’Amministrazione provinciale sarà accanto a docenti e studenti. Farà sentire il suo peso e darà il massimo del sostegno al raggiungimento di questo fondamentale traguardo, anche facendosi direttamente promotrice di iniziative che contribuiscano allo studio e alla diffusione della conoscenza delle radici della nostra meravigliosa provincia: dal potenziamento della rete culturale e musicale ad un lavoro di stretta sinergia con i dirigenti scolastici. Come ogni anno, riparte oggi una nuova sfida che tutti – ognuno per le proprie competenze e per le proprie responsabilità – abbiamo il dovere di affrontare e vincere.