Bocciatura in giudizio perla Stazione unica appaltante della Provincia di Foggia.
E’ stata annullata dal TAR Puglia l’aggiudicazione alla milanese Crest del servizio tributi del Comune di Vieste. Creset spa, guidata dall’ad Gabriele Cristantielli,a ottobre 2020 si era aggiudicata la gara europea per l’affidamento in concessione del servizio di accertamento e riscossione coattiva delle entrate tributarie dell’ente per la durata di 5 anni, procedura che partiva da un importo di 728.760,34 euro IVA esclusa e seguiva il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La gara si svolse mediante la Stazione unica appaltante della Provincia di Foggia, coordinata dall’ingegner Giuseppe Cela.Il criterio di aggiudicazione era quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Erano previsti due distinti aggi, l’uno del 20% sulle dichiarazioni infedeli, l’altro del 30% sull’evasione da ignoti. L’aggiudicazione divenne efficace il 5 ottobre scorso, dopo che Creset – Crediti, Servizi e Tecnologie spa – totalizzò 93,77 punti, con un ribasso pari al 36%. Alla gara parteciparono sette operatori: oltre a Creset c’erano M.T. (spa di Santarcangelo di Romagna, referente il sipontino Gianluca Del Bravo), S.O.G.E.T. spa (Mario Caso), la catanese Studi e servizi alle imprese srl, la trentina Municipia (Antonio Gallucci), Andreani tributi srl (impresa di Macerata molto attiva in Capitanata e che affianca il Comune di Foggia nella gestione internalizzata dell’ultimo anno, referente Antonio Musei) e la padovana Abaco spa. Seconda arrivò Andreani col punteggio di 87,107.
Creset indicò la Fire spa come la società a cui sarebbero state affidate alcune fasi delle attività di riscossione, pertanto più segmenti dell’attività di riscossione sarebbero stati eseguiti da una società diversa da Creset. La commissione di gara nominata dall’ingegner Cela vide come presidente Gelsomina Scattino,funzionaria del Servizio Tributi del Comune di Vieste, componenti la sua collega Nicodema Deluca,il professionista Roberto Jean Pierre Dellisanti e Marina Calabrese,istruttrice amministrativa dell’Ufficio appalti. Per Creset si trattava del primo Comune in provincia di Foggia, ma la spa era già presente in Puglia, dove svolge il servizio della riscossione e accertamento per conto del Comune di Bari (in ati con altre imprese), del Comune di Brindisi e del Consorzio Terre d’Apulia. Ora, però, la doccia fredda dalla giustizia amministrativa. La terza sezione del TAR ha accolto il ricorso della marchigiana Andreani Tributi srl, presentato contro Provincia di Foggia (Stazione unica appaltante e Centrale unica di committenza) e Comune di Vieste, nei confronti di Creset, per l’annullamento dell’aggiudicazione e degli atti di gara, ma anche per la condanna della stazione appaltante al risarcimento del danno in forma specifica mediante la aggiudicazione del servizio ad Andreani Tributi, che si è dichiarata disponibile a subentrare nel contratto e a condurre il servizio, previa stipula di apposito contratto, o in subordine, la condannasi risarcimento del danno per equivalente. La commissione ritenne anomala l’offerta di Creset (e di un’altra concorrente) e rimise gli atti al RUP per la verifica dell’anomalia. Poi Creset inviò alla Stazione appaltante i giustificativi, che furono accolti e giudicati congrui. Ma Andreani non si diede per vinta e fece richiesta di accesso a tutti gli atti, lamentando in seguito che i giustificativi di Creset apparivano fondati su stime di incasso a prima vista incoerenti con le stime approvate dall’ente nella delibera consiliare del 2019, ipotizzandosi ricavi per circa 910.000 euro, cioè circa 200.000 euro in più rispetto alla base d’asta (calcolata sulla base di aggi non ribassati). Per tale ragione (l’incongruità dell’offerta) Andreani Tributi inviò alla S.U .A. già il 6 ottobre scorso istanza di annullamento dell’aggiudicazione, ma fu vano. Nel successivo giudizio instaurato davanti al giudice amministrativo non si sono costituiti né la Provincia né il Comune di Vieste.
Il 3 febbraio il TAR ha assunto la propria decisione: “Il ricorso deve essere accolto e, per l’effetto, devono essere annullati i provvedimenti impugnati, con la conseguente condanna dell’amministrazione ad aggiudicare la gara alla ricorrente, salva restando la facoltà della SUA di valutare e verificare in capo alla ricorrente Andreani Tributi il possesso dei requisiti e la congruità dell’offerta, prima di determinarsi alla stipulazione del contratto. In conseguenza di ciò, è da ritenersi inammissibile la domanda risarcitoria, stante la mancanza di un danno risarcibile”.
La Provincia è stata condannata a rifondere le spese della ricorrente, liquidate in 1.500 euro. Il TAR ha affermato che la SUA ha errato nel non escludere Creset per vari motivi: indeterminatezza dell’offerta; perché gli atti di gara vietano non solo il subappalto manifesto ma anche quello occulto e impongono che l’aggiudicata- ria esegua personalmente e direttamente il servizio; per il ribasso anomalo ed eccessivo (del 36%, significativamente più alto rispetto a quelli offerti da quasi tutti i concorrenti, che si aggirano tra il 15% e il 25%), né i giustificativi forniti dalla spa hanno fugato i dubbi di incongruità dell’offerta (dunque illegittima è stata la verifica favorevole di anomalia).
Lucia Piemontese
l’attacco