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VICO/SI RIACCENDONO I LUMI DELL’ACCADEMIA DEGLI ECCITATI 2.0

Un album d’immagini a tema, colori, un percorso di muri e pareti parlanti, ci guidano in un rosario di tappe lungo i luoghi della Cultura. Si parte dall’Anfiteatro “Carlo Hinterman”, da tempo in restyling. L’Opera pittorica, sul muro del catino, di Alessandro Suzzi, ci parla di “Oceani e Foreste” con un forte richiamo alle meravigliose acqueforti di Luigi Schingo; questo vedono i miei occhi. E mi risuonano nella mente le pittoresche descrizioni del Petrucci:” queste pitture hanno un’aderenza quasi naturale con l’anima garganica, spontanea e luminosa come il carattere dei suoi abitanti.” Raggiungiamo il Mercato coperto per ammirare la pittura di Lorenzo Tomacelli “Cibo e Borghi”, sulla facciata alla sinistra dell’ingresso. 

Forte il richiamo agli agrumi, ai nostri giardini e alla loro storia di frutto esportato. Nei ricordi degli anziani si riaffacciano ancora i nomi:Santovito, Mastrovalerio, della Bella e quel mondo che animava le campagne e i giardini. Resiste ancora miracolosamente l’oasi agrumaria e Giuseppe d’Addetta ci lascia la sua testimonianza:”Gli agrumi del Gargano venivano allora espostati non solo nei paesi balcanici attraverso l’Adriatico, ma anche in America da un certo Bellantuono.”

Proseguiamo nel budello di via Sbrasile e dopo un centinaio di metri ci troviamo di fronte al monolite del Museo Civico attaccato alla Biblioteca Comunale. Qui, l’artista Salvo Ligama, traccia la sua opera pittorica “Energia” e il primo piano invaso da pale rigogliose di fico d’India, sovrastate da un guerriero con elmo troiano; forse un riferimento a Diomede e all’anello d’oro rinvenuto in un ipogeo delle zona archeologica di Monte Pucci e custodito proprio nel Museo vichese.

Non voglio avventurarmi nei pensieri di Giuseppe Del Viscio, né in quelli di Francesco Delli Muti. Con me parlano solo di libri. Si sfiora l’Accademia degli Eccitati, ancora cento metri e si raggiunge Fuoriporta, un tempo il cuore vivo del paese. Ricco di ogni attività artigianale; falegnami, fabbri, calzolai, sarti, maniscalchi, un sellaio, un’antica farmacia, un tabaccaio, forni a legna, una taverna che fungeva da sosta per persone e animali. Al limitare di via Fuoriporta, inizia l’antica cinta muraria, qui un tempo vi era una rivendita di calce viva, l’artista Nadia Groff ci immerge nel “Sole e Atmosfera”.

Le quattro pitture saranno munite di una targa con il codice QR per coloro che volessero approfondire il tema, con riferimento alla dotazione libraria della Biblioteca Comunale. Il progetto è degli architetti Chiara Pirro, Laura Pirro, Giulio Mandrillo che si sono aggiudicati l’appalto di 40.00,00 euro quale migliore “manifestazione d’interesse”. Un progetto innovativo che mira a valorizzare la biblioteca ‘Giuseppe del Viscio’ e a creare un percorso artistico-culturale diffuso. Partendo da questa potenzialità, “Il borgo di Vico del Gargano – dice il comunicato dei tre architetti – torna ad essere lume e riflettore sull’arte e sul suo valore sociale ed ecologico, diventando osservatorio privilegiato della contemporaneità.

Lo fa grazie all’innovativo progetto “Accademia degli Eccitati 2.0 – L’arte urbana accende i lumi sull’ecologia”, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito di Sthar Lab, coordinato da DDuMstudio insieme al Comune di Vico Del Gargano.”

L’Assessora alle Attività Culturali, Rita Selvaggio, ci ha detto:”.Strade e vicoli come opere d’arte all’aperto, per animare un diverso concetto di vivibilità e visibilità. Un percorso tra installazioni artistiche capaci di prendere per mano il visitatore e introdurlo a una riflessione su temi ecologici. Perché, in fondo, siamo soprattutto quello che riusciamo a tramandare alle future generazioni, in tema di sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente; e l’arte è un formidabile strumento di dialogo e di confronto, sempre aperto, multilingue e decisamente inclusivo.

  Munitevi di macchia fotografica e buona passeggiata nel borgo degli Eccitati.

 

Michele Angelicchio