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FRANCO TAVAGLIONE REPLICA A PEPPINO MARATEA SUL RUOLO DEL PARCO

Tra l’assessore alla cultura della Comunità Montana del Gargano, Peppino Maratea, e i vertici del Parco Nazionale del Gargano non scorre buon sangue e lo si era capito al termine del convegno promosso dall’Ente di Nicola Pinto per illustrare i percorsi del Parco Letterario “San Michele Arcangelo – Gargano Segreto”, svoltosi nelle scorse settimane in quel di Monte Sant’Angelo.
Maratea, in nel corso del suo lungo intervento aveva ricordato che “nel segno di Michelangelo Manicone, amico del Gargano, grande naturalista e autore della Fisica Appula e Daunia”, poteva nascere sul Promontorio, e precisamente nella sua Vico del Gargano, un importante erbario scientifico. A tal proposito l’Ente da lui rappresentato sta lavorando assiduamente per creare un primo impianto di lavoro e per avviare un dibattito sull’ambiente sostenibile e sugli ambienti sostenibili. “Un allargamento a 360° di ciò che bisognerebbe fare per tutelare la natura'. Evidentemente – aveva dichiarato Maratea – non basta il Parco Nazionale del Gargano che offre più esempi di aggressione al territorio, ormai persino nel mare, che altro. Occorre una visione nuova degli orizzonti, una tutela sistematica e più organizzata del promontorio”. Di qui la replica di Franco Tavaglione, sindaco forzista di Peschici e vice-presidente dell’Ente Parco, che ha definito “imbarazzanti” e “imprudenti” le dichiarazioni di Maratea. “Stimo molto il prof. Maratea e condivido nella sua totalità il progetto per l’istituzione del Parco Letterario – spiega Tavaglione – credo che sia la linea direttrice da seguire per incrementare il turismo sul Gargano, attraverso la destagionalizzazione e la creazione di itinerari alternativi o complementari al mare e alla fede. Non posso condividere, come vice-presidente del Parco, i commenti sulle presunte aggressioni del mio Ente all’ambiente del Promontorio e addirittura al mare. Maratea forse ha preso un abbaglio, il Parco non ha mai favorito nessun abuso, né oggi, né ieri. Il mio Ente ha combattuto, per esempio, a viso aperto al fianco di Italia Nostra quando lottava contro la cosiddetta ‘autostrada del mare’, che si voleva realizzare a San Menaio. Se Maratea sa di fatti e di cose a noi non risaputi può benissimo comunicarcelo. Avvieremo tutte le procedure del caso”.