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Ucciso bracciante agricolo legato alla faida del Gargano

Antonio Soccio è stato trovato morto nello stesso punto dove sette anni fa i killer ammazzarono due suoi figli. L’omicidio legato alla faida del Gargano, l’eterna rivalità tra gli allevatori del promontorio.

Il corpo senza vita di un uomo è stato trovato ieri sera nei pressi di un’azienda agricola in località Pesco Rosso tra le campagne di San Marco in Lamis e Rignano Garganico. La vittima è Antonio Soccio di 58 anni di San Marco in Lamis, ed è stata ucciso con alcuni colpi di pistola calibro 7,65. Sull'accaduto stanno indagando i carabinieri del reparto operativo di Foggia e della compagnia di San Giovanni Rotondo. Per le modalità dell’esecuzione non si esclude che l’omicidio possa essere legato alla faida del Gargano, l’eterna rivalità tra gli allevatori del promontorio.
Antonio Soccio è stato ucciso nello stesso punto dove sette anni fa i killer ammazzarono due suoi figli, Matteo e Pietro. La vittima è stata crivellata dai proiettili, almeno 7 colpi, sparati a bruciapelo alla testa, torace e schiena, forse da più di un sicario. I carabinieri hanno accertato che l’uomo era appena arrivato poco dopo le 19 con il suo «Suv» davanti all’azienda agricola dove erano appostati gli assassini. A dare l’allarme per l’accaduto sono stati alcuni allevatori della zona, che ieri sera hanno notato alcuni capi di bestiame di Soccio pascolare sulla strada e hanno così chiamato i carabinieri. Nel corso della notte i militari hanno effettuato interrogatori e perquisizioni e una decina di persone sarebbero state sottoposte all’esame dello «stub», un accertamento tecnico per verificare l’eventuale presenza di polvere da sparo sulle mani e sugli abiti.