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UNA CHIESA PER PUTIN

Il dono del Governo italiano ai Russi

La prodigalità di San Nicola è cosa nota. I doni rappresentati dal trittico di sfere nelle sue mani fecero felici le ragazze senza dote e continuano a gratificare quanti si recano ad implorarlo, nella sua magnifica basilica vicino al mare, nella città vecchia a Bari.

Oggi è toccato a Vladimir Putin rendere omaggio al protettore di tutte le Russie. E al suo ritorno a casa, seppure a mani vuote, potrà ostentare regali impalpabili, ma fortemente simbolici e decisamente preziosi. Romano Prodi e il Governo italiano hanno fatto le cose in grande. Alla delegazione russa hanno regalato nientemeno che una chiesa. Vera, imponente ed originale. La Chiesa Russa di Bari, costruita nel 1913 per volontà della Società imperiale ortodossa di Palestina e con il contributo iniziale di 10 mila rubli dello zar Nicola II. Il Comune di Bari e il sindaco Michele Emiliano non hanno opposto alcun veto e in contropartita riceveranno, da Palazzo Chigi, la cessione di una caserma in pieno centro città. Un pezzo di storia della città passa di mano, ma solo formalmente. La Chiesa resterà infatti ai fedeli ortodossi del Patriarcato di Mosca, già custodi dell’immobile sin dal ’98, a cui Putin la donerà a sua volta, consegnandola nelle mani di Alessio II. Il trasferimento della proprietà del luogo di culto rafforzerà il significato simbolico della presenza russa a Bari e darà nuova linfa al dialogo ecumenico in corso. E per rimanere in tema mistico anche le diverse istituzioni locali hanno pensato a un regalo sui generis. Un dono da consegnare al moderno zar dopo i saluti, gli onori militari e i discorsi ufficiali. “La Bottiglia della Santa Manna”, ritenuta miracolosa e simile al cibo che Javé fece cadere nel deserto sugli ebrei affamati. Questo è quello che un Paese come il nostro è orgoglioso di offrire. Riuscire ad ottenere forniture di gas adeguate al fabbisogno nazionale e commesse tecnologiche permanenti, sarà il vero miracolo da tutti auspicato.Intanto, fra la gente assiepata lungo il percorso presidenziale, le speranze sono molto più modeste. Un cartello invita i russi a lasciare la Cecenia e a comprare “la Bari”, la gloriosa squadra di calcio, che sognano di vedere nelle mani di Abramovich. Da tempo Matarrese è un santo che non fa più miracoli.