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IL PONTE DELLE “EMOZIONI” ALLE ISOLE TREMITI

L' Ing. De Meo Michelangelo, libero professionista di Manfredonia, studioso e storico delle Isole Tremiti, dopo intense ricerche è riuscito a SCOPRIRE un carteggio originale che attesta l'esistenza di un antico ponte in legno che, alcuni secoli fa,collegava le Isole Tremiti tra di loro e dopo aver studiato attentamente la storia delle isole, del ponte e i motivi per i quali esso non è più presente e aver ritrovato gli antichi pali del ponte sott'acqua, ripropone un nuovo collegamento che, oltre a risolvere numerosi problemi locali, rilancerà l'economia del territorio attirando sul Gargano il turismo internazionale.
Il progetto è unico a livello mondiale per le sue innovazioni tecniche e tecnologiche, è totalmente eco-compatibile e darebbe la possibilità di presentarsi a livello mondiale.
Si ritiene che il territorio Garganico abbia bisogno di grandi simboli come la Torre Eifell, la Cupola del Brunelleschi a Firenze, il Ponte Vecchio, il Colosseo, il Ponte di Rialto a Venezia ecc.. opere che hanno reso famosi, in tutto il mondo, quei territori e hanno attirato il turismo internazionale.
Per far conoscere le Tremiti e la Puglia nel mondo occorre un'idea innovativa, unica, che susciti curiosità, polivalente, che produca reddito, che faccia parlare di sé, che sia utile ai tremitesi,che rispetti e valorizzi l'ambiente ecc.; bisogna investire nelle grandi opere perché sono loro che creano il turismo internazionale, per queste ragioni viene proposto di tentare con questa realizzazione in legno CHE E'ANCHE UN PONTE.

Lo studio realizzato dall'Ing. Michelangelo De Meo si prefigge diversi obiettivi:
– collegare tra di loro le Isole principali di San Nicola e San Domino con un opera in legno, eco-compatibile;
– realizzare un progetto che valorizzi le Tremiti e recuperi la memoria storica e culturale del vecchio ponte;
– far rivivere la legenda del vecchio ponte;
– eliminare le barriere naturali ed architettoniche e rendere accessibile il territorio attraverso percorsi e strutture idonee per disabili, portatori di handicap ed anziani;
– consentire una maggiore fruibilità ed abitabilità delle isole;
– non imporsi sul paesaggio ma diventare parte di esso, in armonia con tutto ciò che lo circonda, arricchire il paesaggio ed essere un monumento;
– svolgere una funzione di aggregazione sociale fra gli abitanti delle isole;
– incrementare il valore scenico e panoramico;
– valorizzare l'isola di San Nicola, oggi abbandonata a sé stessa e in totale degrado;
– che susciti Emozioni, sensazioni, tranquillità, spensieratezza, benessere per chi lo percorre;
– essere un ponte abitabile, vivo, non solo un luogo di passaggio, ma di osservazione, di riposo, di socializzazione, di educazione ambientale e di promozione turistica dell'intera Puglia…..
– servire al passaggio di 300.000 turisti;

".La sottostruttura deve essere ad arco perché è il tema dominante sull'Isola di San Nicola, infatti l'intero complesso monumentale è in muratura con volte a crociera e volte a botte ed anche perché ci consente di raggiungere luci e frecce molto grandi, il che significa un numero di pile minore e quindi un impatto ambientale minore. Il ponte deve ricreare l'effetto di un portico come quello rinascimentale presente sull' isola di  San Nicola con archi a volta crociera e volte a botte, avere una copertura a falda, come tutti gli edifici presenti e permettere di collocare dei pannelli fotovoltaici per produrre energia elettrica pulita per l'intero arcipelago nel periodo invernale, mentre nel periodo  estivo riesce a soddisfare le esigenze di ¼ del fabbisogno energetico totale.
Il ponte non deve avere una forma eccessivamente moderna, deve affiancare una fortezza , inserirsi nel contesto storico, deve unire due mondi diversi, quello storico cinquecentesco dell'Isola di San Nicola con quello moderno turistico dell'Isola di San Domino. Visto che l'acqua non manca ci saranno una serie di giochi di acqua e di luce..
Esso deve essere coperto con una copertura a falda perché:
1. si tratta di un ponte abitato, vivo, destinato a varie attività compatibili con i principi istitutivi del Parco Nazionale del Gargano e della Riserva Marina;
2. c'è assoluto bisogna di una zona d'ombra nelle assolate isole;
3. potrebbe aumentare la durabilità proteggendolo dagli agenti atmosferici, in particolare dall'acqua che porta batteri, muffe, insetti, ed al marcimento del legname, anche se, vengono fatti dei trattamenti con sostanze antisettiche con sali minerali (impregnazione).
4. darà la possibilità di realizzare un grande impianto fotovoltaico e rispettare l'ambiente;
5. recupera una grande quantità di acqua piovana che è una risorsa rara nell'arcipelago;
Il ponte deve essere progettato usando il legno per ricordare la presenza del vecchio ponte perché il legno è un materiale naturale, fa parte del ciclo naturale della vita, è un materiale vivo, di aspetto gradevole, che crea un impatto ambientale minore di altri materiali come il c.a., l'acciaio, le murature, che creano segni permanenti sull'ambiente; è più economico, di facile montaggio, di veloce esecuzione ma soprattutto è un'opera non permanente, transitoria, che ha bisogno di manutenzione per aumentare la durabilità. Il ponte potrebbe essere realizzato in 1 anno e mezzo circa!!!……"