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Calcio, nell’attesa (lunga?) del «Riccardo Spina» le squadre viestane andranno in… esilio?

Se le società sono in gran fermento con il calcio mercato, altrettanto non può dirsi per i lavori al «Riccardo Spina». Si è tenuto in Municipio un incontro fra le due ditte coinvolte nei lavori: una per il terreno di gioco in erba sintetica ed una, di Foggia, per i nuovi spogliatoi per i nuovi spogliatoi e la sistemazione del tribuna. Il presidente Lorenzo Spina Diana, presente alla riunione assieme alla delegata alla Sport Pina Falcone, al tecnico comunale Pino La Tosa ed a quello incaricato Laura D’errico, ha esposto la ragionevole ipotesi di usare il terreno di gioco, con opportuni accorgimenti, una volta completato nell’arco di un paio di mesi, senza interferire con il secondo cantiere dell’altra ditta. Quest’ultima però non ne ha voluto sapere di prendere in considerazione l’ipotesi prospettata, adducendo problemi di sicurezza e di responsabilità. La cosa non è per niente piaciuta al presidente dell’Atletico Vieste anche perchè, mentre la ditta per il terreno di gioco lunedì 11 giugno inizierà i lavori, dell’altra ancora non si sa quando si metterà all’opera. Con questa situazione c’è anche chi, molto pessimista, ipotizza che, solo fra un anno, si potrà tornare a giocare al «Riccardo Spina». Un’ipotesi avallata dal contratto che ha previsto, con poca accortezza, per la ditta di Foggia tempi di consegna dei lavori pari proprio quel lasso di tempo, sicuramente poco consono alle necessità delle squadre viestane. Tutto questo costringerà l’Atletico Vieste ad enormi difficoltà logistiche. Si aspettano, intanto, risposte concrete dall’Amministrazione Provinciale di Foggia, dopo la richiesta ufficiale inoltrata dalla Società sportiva, per l’utilizzo del rettangolo di gioco dell’Ommnisport per consentire almeno la preparazione atletica che inizierà il prossimo 6 agosto. Per quanto riguarda le gare ufficiali, l’Atletico Vieste ha chiesto al Comune di San Giovanni Rotondo la disponibilità dell’impianto. Ma sembra che la disponibilità non sia così facile, vista la presenza in loco, in assenza della prevista fusione, di due squadre. In alternativa ci sarebbe il nuovo impianto in costruzione a Peschici che potrebbe già essere disponibile da settembre. Ma gli Amminstratori comunali di Peschici saranno disponibili all’ospitalità? Ed allora più di 300 atleti delle varie compagine viestane dove andranno a giocare? Bene che vada, comunque in esilio, su campi esterni, ammesso che si trovino. A chi dovranno «ringraziare» per la trasferta?