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Provincia: al via il progetto “Non solo braccia”

Beneficiari dell’intervento sono i circa 4-5.000 immigrati extracomunitari e neocomunitari soggiornanti sul nostro territorio, nuclei familiari, minori non accompagnati, cittadini italiani conviventi con stranieri

“Creare nuovi meccanismi di inclusione sociale e di avvicinamento tra domanda e offerta di lavoro per gli immigrati di Capitanata”. Così l’assessore provinciale alle politiche sociali, Benvenuto Grisorio, spiega il progetto “Non solo braccia” che ha come ente promotore il consiglio territoriale per l’immigrazione della Prefettura di Foggia, come ente proponente la Provincia di Foggia, e come soggetti partner e cofinanziatori i Comuni di Foggia, Cerignola, San Severo, San Paolo, Manfredonia, Torremaggiore, Ascoli Satriano, Stornara, Stornarella, Carapelle, le associazioni Acli, Arci, Anthea, Mondo Nuovo, Paser, l’osservatorio per l’immigrazione di Foggia, il patronato Acli, la Cgil, la cooperativa sociale Arcobaleno, la cooperativa sociale “Xenia”, Confcooperative, Confindustria, Cia. Importo complessivo del progetto 257.000 euro ripartito tra i finanziamenti statali, la quota a carico della Provincia di Foggia (41.500 euro), dei Comuni (41.500 euro) e delle associazioni (45.500 euro). Durata del progetto: 12 mesi. Punti chiave del progetto: creazione di occasioni di incontro tra domanda e offerta di lavoro; una mappatura delle presenze di maggiore aggregazione di immigrati stagionali e non e la messa in rete delle informazioni e dei servizi presenti sul territorio al fine di prevenire situazioni di sfruttamento della manodopera immigrata; azioni di sensibilizzazione per creare una comunità territoriale pronta all’accoglienza; interventi di pronta accoglienza per donne immigrate  che spesso vivono sole nelle campagne in condizioni di estrema precarietà. Beneficiari dell’intervento sono i circa 4-5.000 immigrati extracomunitari e neocomunitari soggiornanti sul nostro territorio, nuclei familiari, minori non accompagnati, cittadini italiani conviventi con stranieri. In sostanza, il progetto si propone di favorire nuovi percorsi di orientamento e accompagnamento al lavoro, promuovere le normative di tutela dei cittadini stranieri, promuovere percorsi di sensibilizzazione e di riflessione sui temi dell’intercultura, sperimentare un percorso di inserimento sociale per donne immigrate sole ed eventualmente i loro bambini, attraverso la strutturazione di una comunità di pronta accoglienza.