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Egregio Sindaco Tavaglione

Lettera aperta al primo cittadino di Peschici

Egregio Signor Sindaco,

nella Sua conferenza stampa tenuta nel tardo pomeriggio di oggi e nelle dichiarazioni rilasciate ai vari media nazionali ha citato e ringraziato i suoi concittadini per i soccorsi dati agli sfollati dalle strutture turistiche rimaste vittime della brutalità delle fiamme.

Ha anche ringraziato per l'ospitalità la città e i cittadini di San Giovanni Rotondo per aver concesso ai suddetti sventurati un giusto riparo.

Premesso che quanto fatto da peschiciani e sangiovannesi è encomiabile, merita ugual menzione ed ugual elogio anche l'operato svolto dalla popolazione di Vieste (commercianti, forze dell'ordine, medici, infermieri e soprattutto semplici cittadini) che hanno attivato ben SEI centri di accoglienza (per l'esattezza le scuole elementari Fazzini, Tommaseo e Delli Santi, la scuola media Dante Alighieri, il convitto dell'Istituto Alberghiero Mattei e l'asilo nido sul lungomare Europa) gestiti da centinaia di volontari. A Vieste hanno trovato pace oltre QUATTROMILA turisti (tremila hanno avuto ristoro presso i punti di accoglienza mentre i restanti mille sono stati ospitati gratuitamente in abitazioni private e presso il convento delle suore di San Francesco – Fonte: Tenenza dei Carabinieri di Vieste) giunti dai numerosi villaggi di Peschici e dalle poche strutture viestane purtroppo minacciate o colpite dalle fiamme.

E' impossibile valutare economicamente l'apporto dei beni che commercianti e privati hanno donato a chi ha affollato le unità di crisi allestite in pochi minuti dai cittadini. Le garantisco che i magazzini erano colmi di ogni genere alimentare, indumenti, medicinali, materassini gonfiabili, pannolini per infanti e ogni altro bene necessario ad alleviare la permanenza, impianti musicali compresi.

Chi Le scrive ha dato il suo contributo mediante una diretta radiofonica ininterrotta durata più di 7 ore (conclusasi solo per via di un black-out che ha abbuiato l'intero quartiere dove ha sede Ondaradio) durante la quale, grazie all'indispensabile contributo di Fabrizio Losito (stimatissimo assessore della Sua giunta), di Saverio Serlenga, di Michele Mascia, del mio Direttore Ninì delli Santi, dell'intera redazione di OndaRadio e dei tanti ascoltatori, si è prodigato nell'aggiornare i cittadini sull'evolversi della tragedia, nel lanciare appelli di richiesta dei beni necessari nei centri di accoglienza e nel cercare di riunificare le famiglie frazionate nei vari centri disseminati tra Vieste e Peschici.

Tornando alle dichiarazioni rilasciate, nella trasmissione di questo pomeriggio, l'amico Fabrizio Losito, in qualità di Assessore del Suo Comune, ha dichiarato ai microfoni di Ondaradio che il primo soccorso è stato effettuato esclusivamente a Peschici; sono certo che la foga degli eventi drammatici non ha permesso a Lei ed ai Suoi collaboratori di seguire a 360 gradi quanto stava accadendo e come effettivamente si sono svolte le operazioni di soccorso: la maggioranza delle persone tratte in salvo in mare, e i diretti interessati possono confermarlo, sono state sbarcate nel porto di Vieste da dove sono poi state smistate nei nostri centri di accoglienza.
Sono stati centinaia gli interventi presso il Pronto Soccorso di Vieste dove ha prestato servizio anche il personale che non era di turno.
La percentuale di sfollati che ha preferito trascorrere la notte a Vieste piuttosto che trasferirsi a San Giovanni Rotondo è ben più alta del 20% registrata a Peschici, con conseguente carico di lavoro sulle spalle dei volontari e degli addetti alla sicurezza pubblica che hanno trascorso l'intera notte al servizio di chi necessitava di aiuto.
Ma questi sono solo alcuni dettagli utili a descrivere la mobilitazione di massa necessaria a contrastare le esigenze legate ai tanti sfortunati vacanzieri che, loro malgrado, si sono ritrovati ad essere protagonisti di questa sciagura.

Insomma, non voglio tediarLa ulteriormente ma ci tengo a precisare che quanto Le ho scritto non è frutto di campanilismo (stupido ed anacronistico) nè vuol essere un modo per osannare l'operato dei miei concittadini che (ne sono certo) hanno svolto il proprio compito con la stessa cura e con la stessa disponibilità degli amici di Peschici, ma ritengo sia stato doveroso per dare il giusto merito e rispetto a tutti i volontari che hanno contribuito ad alleviare le pene dei poveri sventurati.

E sarebbe il caso che Lei rettifichi le Sue dichiarazioni alla stampa.

RinnovandoLe la mia stima e simpatia, La saluto, con la fierezza di essere viestano, anzi, garganico.
Sandro Siena – sandrosiena@ondaradio.info