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Incendio Peschici, c´è il primo indagato

 Via libera del CdM allo stato di calamità

C´è il primo indagato per il rogo di Peschici di martedì scorso. Le sue generalità non sono state comunicate, ma è stato definito 'persona nota'. I reati ipotizzati a suo carico sono quelli di incendio boschivo colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime e rifiuto di atti di ufficio. Nello stesso fascicolo si procede a carico di ignoti per le ipotesi di incendio boschivo doloso, omicidio volontario e lesioni. Il magistrato ha aperto un ulteriore fascicolo per accertare se ci sono stati presunti ritardi nei soccorsi. Le indagini condotte finora hanno anche permesso di individuare il luogo in cui si è originato l´incendio e l´ora in cui si sono sprigionate le prime fiamme, e cioè tra le 10.12 e le 10.37 del mattino. Non è ancora chiaro, invece, se il rogo sia stato di natura dolosa o colposa.
L´attesa dichiarazione dello stato di calamità, è stata intanto approvata questa mattina dal Consiglio dei ministri; è il primo passo per mettere a disposizione degli stanziamenti per le aree interessate. 'Nel più breve tempo possibile saranno fatte le ordinanze per le singole Regioni', ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta. In questo modo, ha proseguito, 'si punta a mettere in sesto realtà così drammaticamente colpite'. Il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha poi comunicato che il governo si è impegnato a riferire sull´emergenza questa sera a Montecitorio.