Da quarant'anni imprenditore turistico sul Gargano. Da circa un decennio presidente del Cotup, il Consorzio che riunisce gli operatori turistici pugliesi. Abbastanza abituato alla politica, per dichiararsi «disilluso».
Luigi Manzionna, così, non ha remore nel definire «inutili» le «passerelle dei politici del luglio scorso», poiché «come sempre non sono state seguite dai fatti». E i fatti dicono che «qui non si sa ancora chi dovrà pulire tutto lo scempio provocato dall'incendio». Così come «nessuno si sta preoccupando del futuro, di quello che accadrà la prossima estate». Il rischio concreto è che «Peschici faccia la fine di San Giovanni Rotondo», lì dove le attività imprenditoriali sono sorte come funghi ed ora sono in crisi.
«Le strutture, qui sul Gargano dice Manzionna – sono triplicate nel giro di qualche anno, confidando nel boom. Quest'anno è accaduto che nonostante il buon avvio abbiamo avuto un calo, negli alberghi, compreso tra il 15 ed i120 per cento. Nei campeggi ancor di più. La gente non ha soldi da spendere e c'è chi, per promuovere l'offerta, non sa far altro che distribuire dépliant durante la Fiera del levante». Quindi c'è bisogno di «riunirsi intorno a un tavolo e programmare serie iniziative di rilancio dell'offerta. Perchè il problema investirà tutta la Puglia». Un quadro a tinte fosche, che il presidente regionale della Federalberghi, Edoardo Caizzi, contribuisce a ridipingere. «Spesso amiamo – dice – parlare del nulla. Nel caso del Gargano, infatti, stiamo parlando del nulla, poiché nulla è accaduto. Gli imprenditori turistici non chiedono l'elemosina, ma la possibilità concreta di tornare ad operare, a investire nelle loro aziende. Per farlo, però, non possono essere lasciati da soli, come infatti sta accadendo. La politica deve riappropriarsi della sua funzione e deve dare atti di indirizzo che poi dovranno inevitabilmente tradursi in azioni concrete. Il territorio del Gargano, così spaventosamente devastato dagli incendi, deve tornare quello che era. E subito». Intanto, a Peschici – come annunciato – s'è svolta la riunione del Comitato «Peschici 24 luglio 2007», nelle sale del Municipio. Primo punto all'ordine del giorno: elezione del presidente. Raffaele Vigilante, «anima» del Comitato, ha proposto che la carica sia assunta da monsignor Domenico D'Ambrosio, arcivescovo di Manfredonia, Vieste e San Giovanni Rotondo. La richiesta sarà inoltrata all'arcivescovo nelle prossime ore. «Speriamo che accetti – dice Vigilante – in questo modo potremo avere la certezza che le nostre istanze (sgravi fiscali, incentivi, congelamento dei mutui e delle imposte,) saranno portate avanti più che degnamente». Ne sapremo qualcosa in più domani.